1. in gita


    Data: 19/11/2017, Categorie: Masturbazione Autore: ululiulula, Fonte: xHamster

    Arrivi con il pullman in visita a questo posto artistico, ti sistemi, ti stiracchi, ti fai forza sulle gambe. Ti raduni insieme alle persone con le quali sei arrivata. Salite le scale, avete una guida che vi racconta ciò che avete di fronte. Sei rapita dalla situazione, dagli oggetti, ascolti la guida, ti interessa ciò che dice. Vieni rapita dal racconto di una delle stanze dell’ edificio in cui sei, cominci a fotografare. Guarda caso è una camera da letto.
    
    Primi piani ai soprammobili, ai mobili, al letto a baldacchino con i suoi cuscini, ai dipinti sulle pareti, allo specchio dove la Signora dell’epoca si truccava e si pettinava. Assorta da quella stanza, levi per un attimo lo sguardo dalla macchina fotografica, sei rimasta sola, la tua comitiva è andata avanti. Cerchi di raggiungerli, inciampi contro la gamba del letto a baldacchino, per non rompere la macchina vai giù per terra. Ti sei fatta male, la macchina è salva. Hai preso una botta alla caviglia, non sai cosa fare, sei da sola, ti tocchi la caviglia, per fortuna hai le converse, scarpe basse ma che ti proteggono sopra la caviglia, ti tocchi ti fa male. Ti accorgi che c’è una finestra aperta che da su una terrazza, hai bisogno d’aria.
    
    Esci piano piano, zoppicando. C’è una panchina in pietra contro il muro ti siedi, cerchi di capire cosa ti è successo alla caviglia.
    
    “Buongiorno signorina, guardi che non può stare qua, l’accesso è riservato solo al personale di servizio.”.
    
    Sono io, lavoro alla ...
    ... manutenzione dell’edificio, sto controllando dissesti eventuali della struttura. Mi accorgo che non hai la forza di rispondere, hai quasi le lacrime agli occhi, ma cerchi di resistere.
    
    “Qualcosa non va? Si è fatta male? E’ caduta?”.
    
    Mi racconti a fatica cosa ti è successo. Ti passo una bottiglietta di acqua che avevo appena preso. Piano piano ti tranquillizzi. Ti fa ancora male.
    
    “Mi permette di controllare il piede? Se è gonfio? Se ci sono ematomi?” Non mi pare vero.
    
    Un piedino tra le mie mani, in quel momento, in quel posto. A te non pare vero e pensi “Il piede mi fa male, ma meno di prima, però… “. Mi dici che posso. Ti slaccio la scarpa destra, con molta delicatezza. Hai lo smalto blu sulle unghie, devi averlo messo la sera prima. Il piede è accaldato, lo tocco. La mia mano sx è aperta, tiene la tua pianta del piede, è calda. La mano dx, accarezza il collo e la caviglia del piede, stringo all’altezza del malleolo, hai un sussulto, è dove hai picchiato, ma non è una distorsione, solo una botta.
    
    Mentre ti spiego che non è niente di grave, continuo ad accarezzarti, tu ti fai accarezzare. MI accorgo che hai la pelle d’oca sulle gambe, e cominci a tirare un po’ le dita dei piedi, Sei arrossita, io eccitato, comincio a salire piano piano anche sulle gambe, vedo che apprezzi, ansimi quanto basta. Ti tolgo anche l’altra scarpa, altro splendore di piede, lo bacio con passione, lecco la pianta dei piede, tutte le dita, succhio avidamente il pollice, lo gradisci. Ti cominci ...
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