1. Un regalo di Natale inaspettato


    Data: 18/06/2019, Categorie: Autoerotismo Incesti Autore: mimma_goose, Fonte: RaccontiMilu

    ... il suo cazzo parla per lui. Lentamente gli monta l’erezione.
    
    Non me lo aspettavo. Non avevo mai pensato che mio padre potesse desiderarmi sessualmente.
    
    Resta lì fermo a fissarmi, col cazzo dritto e grosso come un palo.
    
    Mi avvicino a lui, faccio scorrere la mia mano sul suo torace. Sotto le mie dita sento la solidità dei suoi muscoli. Scendo con la mano e gli accarezzo il cazzo. Solo una leziosa carezza. Mi alzo in punta di piedi e gli do un bacio sulle labbra. Un bacio leggero leggero, senza usare la lingua. Poi me ne vado.
    
    Tutto questo senza dire una parola. Né io, né lui.
    
    Mi infilo di nuovo a letto e mi addormento.
    
    La mattina di Natale, mi alzo presto perché devo andare ancora in bagno. Quando esco, nel corridoio aleggia il profumo di caff&egrave appena fatto.
    
    Vado in cucina, curiosa, e vedo papà assorto che guarda fuori dalla finestra.
    
    ‘ Ciao papi, Buon Natale! ‘ dico correndogli incontro e abbracciandolo.
    
    ‘ Buon Natale anche a te, tesoro mio ‘ e mi stampa un bacio sulla fronte. ‘ Come mai in piedi così presto?
    
    ‘ Bagno. E tu?
    
    ‘ Stavo pensando ad una cosa importante. Molto importante, che ti riguarda.
    
    ‘ Cosa per la precisione? ‘ chiedo preoccupata.
    
    ‘ Penso che sia arrivata l’ora di dirti la verità, bambina mia ‘ mi dice all’improvviso papà. ‘ La sera che sei andata in discoteca, alla festa per il tuo diploma, avevi telefonato a casa chiedendomi di venire a prenderti perché non stavi bene. Probabilmente qualcuno aveva anche drogato i ...
    ... tuoi drink, perché eri praticamente un’ameba, quando ti ho visto. Quella sera, ti eri vestita accuratamente. Eri davvero splendida e terribilmente sexy. Avevi appena vomitato sul ciglio della strada quando ti avevo raggiunto, e ti eri sporcata il vestito. Ho cercato di pulirtelo meglio che ho potuto, ma puzzava troppo. Te l’ho fatto togliere, l’ho messo in un sacchetto di plastica e l’ho buttato nel bagagliaio. Quando sei salita in auto avevi addosso solo le mutandine ed eri in uno stato di semi-incoscienza. Quando ti sei ripresa un pochino, hai incominciato a scherzare sul fatto che se ci avesse fermato la polizia, probabilmente mi avrebbero arrestato. Cercavo di tenerti calma il più possibile e cercavo anche di ignorarti. Poi mi hai messo una mano sul mio pene e mi hai chiesto se ero mai stato con una ragazza giovane come te. Ho fatto del mio meglio per ignorarti, lo giuro, ma quando il mio amico si &egrave svegliato, mi hai abbassato la zip dei pantaloni e te lo sei messo in bocca per farmi un pompino. Ho accostato immediatamente lungo la strada e per fortuna che non transitava nessuno. Ho spento il motore e ho cercato di allontanarti da me, di tenerti ferma. All’improvviso mi hai baciato e lì ho perso il controllo. Avevo ancora i pantaloni aperti e il cazzo si &egrave impennato ancora di più. Ti sono salito sopra, ho spostato le mutandine e ti ho penetrato. Ti baciavo e penetravo allo stesso momento. Non so cosa stessi pensando in quel momento, ma dopo più di dieci minuti ...