1. In caduta libera verso l’abisso (6)


    Data: 11/06/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Sara_2001Bis, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’utero, e le altre porzioni anatomiche che man mano mi illustrava. Alla fine quel dito mi ha eccitata e gli umori erano ben visibili lasciando le mie grandi labbra luccicare alla luce intensa del faro ginecologico.
    
    Elisabetta tolse i guanti e con voce vogliosa e sensuale mi chiese di farla godere come avevo fatto con Elsa.
    
    E così feci, Elsa mi fece scendere, accompagnò questa volta Elisabetta sul lettino appoggiando le gambe dove prima c’erano le mie, i ruoli ora si erano invertiti, io potevo guardare il sesso grondante. Mentre Elsa la baciava sui seni i capezzoli divennero turgidi e grossi come fragoline di bosco. Le loro lingue si annodavano in baci spasmodici incrociandosi come due spade di contendenti durante un duello, Elisabetta cominciava a bagnarsi copiosamente tanto che i suoi umori colavano sul lenzuolino di carta inzuppandolo. Mi sporsi dallo sgabello ero eccitatissima, insinuai la faccia tra le gambe di lei cominciai con un leggero e timido bacetto che però fu come un a bomba atomica facendo mugolare di piacere la mia ginecologa, i suoi umori avevano un buon sapore dolciastri e salati allo stesso tempo, allargando le gonfie labbra mi resi conto di quanto era eccitata, tanto da vedere fisicamente colare dal suo sesso una schiuma biancastra che ricopriva le piccole labbra come la glassa di un delizioso pasticcino. Prontamente lappai senza ritegno. Elisabetta era ormai in preda a gridolini il suo respiro affannoso, il suo petto lasciato libero dal camice ...
    ... sobbalzava a ritmo di carica su e giù, misi la mia lingua dentro di lei facendomi inondare la faccia da quel nettare, come m’insegnò la zietta, cercai il suo punto G che trovai quasi subito proprio appena dietro al clitoride, cominciò cosi un vero assalto della mia lingua a quel sensibile e nascosto centro del piacere, ogni volta che spingevo la mia lingua contro quel fascio di nervi Elisabetta emetteva gridolini e sospiri sempre più forti, facendomi più coraggiosa infilai due dita nel suo culo forzando la sua scura rosetta, strappandole un urletto e un insulto “puttana!!” con voce roca e spezzata dalla eccitazione. Ancora pochi colpi della mia lingua e l’azione sinergica delle dita che stantuffavano dentro il suo intestino fecero capitolare Elisabetta in un fortissimo orgasmo, dal suo sesso usci uno spruzzo di umori che mi impiastrò i capelli, il viso e il seno oltre a quello ingoiato, mentre i suoi muscoli si irrigidivano e il suo ventre sobbalzava sul lettino in una danza spasmodica. Lei si dimenava quasi fosse in preda ad un attacco epilettico, dalla sua bocca uscivano frasi senza senso e insulti a me e a Elsa, la mano destra appoggiata al seno di Elsa si contrasse in una dolorosa morsa, tanto che le lunghe unghie penetrarono nella carne tenera provocando un profondo graffio appena sopra il capezzolo, dove il sangue rosso vivo dipingeva un rivolo sulla pelle scura. Elsa era evidentemente eccitata non badava alla ferita sul seno, Elisabetta stremata si abbandonò sul lettino ed ...