1. Cadorna, stazione di Cadorna (capitolo 4)


    Data: 08/06/2019, Categorie: Masturbazione Autore: Mister Pink, Fonte: EroticiRacconti

    ... spuntarono liberi maestosi, appena inclini a obbedire alla legge di gravità, i capezzoli enormi, pungenti, duri come il marmo. Quindi, inarcando il culo all’indietro, le mani sui fianchi, iniziò ad abbassare lentamente le mutandine, con movimenti studiati, mentre i suoi occhi non abbandonavano l’immagine riflessa nello specchio, neppure quando, ormai il culo oscenamente inarcato, le gambe dritte, le mutandine non raggiunsero le caviglie.
    
    Ormai calata nella parte di una strip teaser, Silvia si rialzò, le mani aperte che accarezzavano la pelle, poi prima la gamba destra, poi la sinistra scavalcarono le mutandine e la gonna. “Come avevi detto che mi volevi? Nuda con solo queste scarpe addosso? Che dici, ti piace lo spettacolo?” continuò il suo discorso silenzioso. Con una mossa felina allargò leggermente le gambe, mentre la mano tornò all’altezza dell’inguine. Le dita solleticarono dolcemente la piccola striscia verticale di peli, poi tornarono ad abbassarsi, sfiorando il bottoncino che gonfio di desiderio spuntava tra le labbra e si infilarono in profondità nella sua voglia.
    
    Preda di un desiderio irrefrenabile, Silvia cominciò a masturbarsi con ferocia, le dita da due diventarono tre, il movimento sempre più rapido e convulso, lo sciacquio dei suoi umori sempre più forte nella stanza, i sospiri spezzati, le ginocchia sempre più flesse per consentire alla mano di affondare sempre più prepotentemente i colpi. Quando l’orgasmo la raggiunse, gli occhi per un attimo furono avvolti da un velo nero, mentre le gambe cedettero all’improvviso e Silvia si ritrovò a boccheggiare inginocchiata davanti allo specchio.
    
    “Piero, preparati che stanotte ti distruggo…” fu il messaggio mentale che lanciò al marito. Poi, le mani ancora pregne del suo sapore, si tolse le scarpe, raccolse i vestiti, si infilò la vestaglia e raggiunse Piero a tavola.
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