1. Il giorno della partita


    Data: 07/06/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: 36degrees, Fonte: Annunci69

    ... nella sua stanza e torna qui vestita nel modo più provocante possibile". - proseguì Andrea.
    
    "Va bene" - dissi io, "sarà fatto". Stavo per andare in camera quando Andrea parlò di nuovo.
    
    "Ah, dimenticavo. Stasera noi siamo i tuoi padroni, per cui voglio che rispondi ai nostri ordini con un . Siamo intesi?".
    
    "Si...mio padrone" - risposi.
    
    "Ele vieni con me?" - le domandai. Eleonora mi seguì in camera da letto; chiusi la porta, abbraccia forte Eleonora e le diedi un bacio sulla guancia.
    
    Cominciai quindi a levarmi di dosso maglioncino e camicetta, mi sedetti sul letto e slacciai le scarpe da ginnastica, le tolsi e sfilai prima i jeans e poi le calze. I piedi nudi a contatto con il pavimento gelato mi fecero rabbrividire. Mi avvicinai al cassetto della biancheria intima e ne tirai fuori un paio di mutandine di pizzo nere, un reggiseno dello stesso colore e un paio di calze a rete. "Voglio farli impazzire" - dissi sottovoce a Eleonora che mi guardava seduta sul letto mentre mi preparavo. Mi eccitai più di quanto già non lo fossi sentendo il suo respiro sul mio collo quando le chiesi di aiutarmi a slacciare il reggiseno. Indossai quindi il reggiseno di pizzo nero, sfilai le mutandine e le cambiai quindi mi infilai le calze a rete. Diedi una sistemata al trucco sotto gli occhi e mi guardai allo specchio. Mi vedevo bella.
    
    Presi dal cassetto dentro al comodino vicino al mio letto un paio di manette circondate da del pelo rosa, quelle che si possono comunemente comprare ...
    ... in un qualsiasi sexy shop e che avevo utilizzato qualche volta con il mio ex fidanzato. Dissi ad Eleonora che ero pronta e le chiesi di aprirmi la posta, Uscii dalla camera da letto gattonando tenendo le manette in bocca per la catena. I ragazzi guardarono verso di me esterrefatti. L'idea dei loro cazzi che si indurivano a guardarmi mi eccitava e mi dava coraggio. Gattonai verso il divano e mi fermai in ginocchio davanti ad Andrea. Non mi era ancora chiaro se i ragazzi avessero capito quanto le mie intenzioni fossero serie.
    
    Lascia cadere dalla bocca le manette.
    
    "Eccomi, miei padroni..." - dissi. "Fate di me quello che volete".
    
    I due ragazzi mi guardavano stupiti, io ero imbarazzatissima perché a quel punto mi era chiaro che non avevano ancora capito quanto reali fossero le mie intenzioni.
    
    Eleonora si lasciò scappare una risatina notando il mio palese imbarazzo che cercò subito di mascherare portandosi una mano alla bocca.
    
    Ero diventata tutta rossa, mi sentivo una scema, mezza nuda e inginocchiata davanti ai due ragazzi.
    
    Mi feci coraggio e portai una mano all'altezza del cavallo dei jeans di Andrea, cominciai a massaggiarlo all'altezza del pacco, quindi slacciai la cintura e portai la mano sotto i suoi boxer. Mi sentivo come la peggiore delle troie e forse lo ero.
    
    Non avevo mai avuto così tanta voglia di cazzo come adesso, abbassai i boxer di Andrea e avvicinando il viso lo presi in bocca. La parte difficile era passata, avevo il cazzo di Andrea in bocca, ...
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