1. Brezza primaverile


    Data: 07/06/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Mima, Fonte: EroticiRacconti

    ... morbido, la voglia che prevale al gusto dell'attesa, le lingue che si scontrano, i respiri ansanti e i corpi che si spingono l'uno contro l'altro, la mano di lei che se ne fotte del suono del battito e stringe la camicia come a volerla strappare, la presa di lui che si fa sempre più stretta, la voglia che comincia a pervadere le menti ancora prima dei corpi, la sensazione di essere nell'unico luogo in cui si vorrebbe essere.
    
    Pausa. Ci si allontana piano piano l'uno dell'altro, senza fiato, si allenta la presa, si torna ad essere padroni di se stessi, il tempo sembra fermarsi di nuovo.
    
    “Mi sei mancata pure tu” Rispose finalmente lui.
    
    Rimasero in quella dimensione alternativa per qualche minuto prima di ritornare alla realtà.
    
    “Che scrivi?” Chiese lui, notando la pagina di word ancora aperta sul pc.
    
    “Ho iniziato un racconto nuovo, sto aspettando l'ispirazione per continuarlo”
    
    Disse lei controvoglia. La magnificenza del lago aveva perso ogni splendore davanti a quel corpo che tanto bramava e a lui sarebbe bastato sfiorarla tra le cosce per rendersi conto di quanto lo desiderasse, ma tanto più lei aveva fretta di arrivare al sodo, tanto più lui adorava tenerla sulle spine e lei lo conosceva abbastanza da capire che quella conversazione fosse soltanto un modo come un altro per portarla allo sfinimento.
    
    “Un'altra storia deprimente?” La prese in giro lui, accarezzandole i capelli, scendendo poi con le labbra ad assaporarle il collo.
    
    “Sfotti? Sono le storie ...
    ... che mi riescono meglio”.
    
    “Non ne dubito, ma cambiare genere ogni tanto non ti farebbe male” Continuo il ragazzo mentre le sue mani scivolavano sulla pelle liscia e dorata di lei, andando a sfiorare il seno generoso, facendola sussultare.
    
    “E dica esimio editor improvvisato, lei cosa suggerisce?” scherzò la lei, sospirando.
    
    “Scrivi di questo.” Rispose deciso prima di affondare tra le sue cosce, vedendola aprire leggermente le gambe per facilitargli l'operazione.
    
    “Scrivi di quanto ti piace stare tra le mie braccia, di quanto adori sentire le mie labbra sulla pelle, di quanto ti bagni al solo pensiero delle mie dita dentro di te.”
    
    “Sticazzi che lo faccio, stronzo narcisista” tentò di ribattere lei tra gli ansimi.
    
    Sentiva le sue dita lambire le labbra del suo sesso ormai fradicio, risalire fino al clitoride gonfio, stimolandolo come piaceva a lei, facendola gemere per il piacere, facendola morire dalla voglia di sentirlo invaderla, ma lo conosceva troppo bene, sapeva che si sarebbe divertito ancora a lungo prima di darle finalmente ciò che bramava.
    
    Lui la osservava, aspettando che capitolasse, che la smettesse di opporre quella finta resistenza e si abbandonasse completamente alla voglia di godere; la guardava ansimante, paonazza, i capelli corvini scompigliati, le gambe ormai oscenamente spalancate, il seno che si alzava e abbassava al ritmo del suo respiro affannato e negli occhi la tacita richiesta di smettere quella tortura e dio...dio se gli piaceva.
    
    “Ti ...