1. Ora fai quello che ti dico, voglio premiarti per 0


    Data: 06/06/2019, Categorie: Prime Esperienze Tabù Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    Sara è distesa al mio fianco, io le accarezzo le gambe, la schiena, i glutei. Lei è consapevole della sua bellezza che in questa posizione è enfatizzata. Inizia a raccontarmi il suo passato, non senza un certo ritegno.
    
    “Ma non è niente di particolare, ti avevo detto che non avevo voglia di studiare. Dopo aver finalmente avuto la licenza di terza media ho iniziato a cercare lavoro. Trovavo solo lavoretti nei bar o nei negozi. Nel frattempo ero cresciuta, ero alta e formata come ora, insomma dicevano che fossi la ragazza più bella del mio paese. Ero molto corteggiata ed ogni tanto avevo qualche storiella. Si iniziava a spettegolare su di me. Finalmente, un giorno d’estate, mi avvicina al bar Carmela. Era una mia cugina di terzo grado che si era trasferita a Torino. Era carina, vestita all’ultima moda, stivali e minigonna con una camicia bellissima. Sapevo che a Torino lavorava in un negozio d’abbigliamento maschile, mi si avvicina, mi saluta e mi spiega che nel negozio dove lavora lei il titolare cerca una nuova commessa. Lui si vanta di avere le commesse più belle di Torino, ed infatti molti ragazzi comprano da lui per quel motivo. Io potrei essere interessata a lavorare con lei? Oltretutto essendo a Torino potrei trasferirmi con lei in città, questo per i miei genitori sarebbe una tranquillità e per me l’occasione di godere di più libertà. Carmela mi aveva letto dentro come in un libro. Ma c’erano due problemi, dovevo piacere al padrone del negozio ed i miei dovevano ...
    ... accettare il mio trasferimento.” Mentre mi raccontava la sua storia io mi ero posizionato con un cuscino sotto al fianco, e le carezzavo le gambe, i glutei ed il corpo. La sua pelle era morbida e calda. Mi piaceva moltissimo, mi piaceva la naturalezza con cui stava nuda a ricevere le mie carezze, mi piaceva il fatto che fosse certa della sua bellezza, che non la nascondesse. Intanto continuava a raccontare: “Carmela mi ha accompagnato al colloquio con il sig. Piero, il padrone dei negozi. Aveva una catena di tre negozi, uno gestito da lui e la moglie, uno gestito dal figlio ed uno dove Carmela era la factotum, la capa. Lei viveva in un appartamento sopra al negozio dove avrei potuto sistemarmi anche io. Il colloquio è stato molto rapido, il sig. Pietro ha specificato che Carmela garantiva per me e mi ha detto che avrei potuto iniziare da lunedì. Stipendio un milione di lire, e l’uso gratuito dell’appartamento. Mio padre guadagnava un milione e mezzo con venticinque anni di anzianità in fabbrica. Mi sembrava un sogno. Mio padre e mia madre non hanno fatto difficoltà ad accettare che mi trasferissi a Torino, Carmela gli ha fatto capire che ormai nel paese mi stavo creando una nomea non molto positiva, era meglio cambiare aria. Purtroppo era vero, nei paesi la gente spettegola e non si fa gli affari propri. Ed anche i ragazzini si vantavano di cose anche solo immaginate per fare bella figura. Subito quando sono arrivata Carmela mi ha insegnato ad abbigliarmi come richiesto dal mio ...
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