1. La nuova vita – parte seconda


    Data: 06/06/2019, Categorie: Etero Autore: maxherrscher, Fonte: RaccontiMilu

    ... avrebbero dovuto fare spese, i soci avevano delle convenzioni con vari negozi di abbigliamento, e il mercoledì pomeriggio lui non sarebbe andato a lavorare, per accompagnarla ad acquistare qualcosa di adeguato per lei, sarà carino fare shopping insieme.
    
    Come le aveva promesso, a mezzogiorno del mercoledì era rientrato a casa, avevano pranzato e poi nel pomeriggi uscirono, le fece indossare il vestito azzurro che era molto ampio e così le sottane potevano sollevarsi facilmente, andarono in centro, parcheggiati, dovettero andare a piedi, e imboccato un vicolo, entrarono in un portone di un vecchio palazzo, salirono al primo piano, e Franco suonò, vari trilli come si trattasse di un codice.
    
    Aprirono, e sul portone apparve una giovane donna molto procace, dai capelli biondissimi, truccata pesantemente e vestita con un abitino da cameriera, le gonne erano cortissime, e la camicetta era trasparente, aveva una crestina un grembiulino bianco, scarpe di vernice con tacchi esageratamente alti, indossava le calze perché si vedeva il bordo superiore che la minigonna non riusciva a coprire.
    
    Portava un collare al collo, al quale era appesa una medaglietta uguale alla sua, quando la vide Mary abbozzò un sorriso, ma l’altra non lo ricambiò, invece si inchinò dinanzi a Franco, e con fare sottomesso lo invitò ad accomodarsi, chiedendo se le era permesso di precederlo, Franco assentì, imboccarono un corridoio piuttosto lungo, c’erano numerose porte ma si fermarono dinanzi all’ultima, ...
    ... la donna bussò, poi aprì, era un salone grande con specchi a tutte le pareti, entrarono, una giovane donna molto bella dai capelli corvini, raccolti dietro la nuca vestita di nero, un abito che la fasciava dal collo alle caviglie, aveva un trucco pesante e scuro intorno agli occhi, che erano nerissimi, la schiava che ci aveva introdotti andò ad inginocchiarsi di fronte a questa donna che era senza dubbio una dominatrice già nell’aspetto, e annunciò che il signore che attendeva era arrivato con la sua schiava.
    
    La donna che forse era anche più giovane di Mary era di una bellezza tenebrosa, e faceva paura si avvicinò e porse una mano a Franco che le fece il baciamano, parlarono come se si conoscessero, e si misero a parlare di banalità, lei si chiamava Silvia, e la sua schiava era Lulù, così la chiamò quando la mandò con tono autoritario a prendere da bere.
    
    Po si avvicinò a Mary la guardò e disse che era un bell’esemplare, le disse di spogliarsi, lei guardò Franco il quale le fece cenno di obbedire, e Mary arrossendo si spogliò, in fondo doveva solo sbottonare davanti l’abito e farlo scivolare a terra, e sarebbe rimasta nuda.
    
    Silvia le toccò i seni impastandoli per valutarne la consistenza, Mary si sentiva come merce esposta ad un mercato quella donna non la considerava che carne, e le tastò rudemente le natiche, disse che aveva un culo da giumenta, faceva venire voglia di batterla, era troppo bello per non avere voglia di arrossarlo.
    
    Le ordinò di divaricare le gambe, ...
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