1. La nuova vita – parte seconda


    Data: 06/06/2019, Categorie: Etero Autore: maxherrscher, Fonte: RaccontiMilu

    ... che erano nella loro casa il fatto di non avere il controllo di nulla nelle decisioni le pesava un po’.
    
    Si ripromise di parlarne con Franco, con calma mentre cenavano.
    
    Arrivarono ad un ristorante di lusso dove lui aveva prenotato, e vennero fatti accomodare in un separé, il posto era romantico, c’era una luce soffusa l’ambiente era accogliente, sembrava ci fossero solo coppie, quasi tutti amanti, ma loro erano molto di più.
    
    Appena accomodati, accompagnati da un cameriere dall’abito impeccabile e tutto impettito, il quale chiese se desideravano un aperitivo prima di ordinare, e se desideravano consultare la carta.
    
    Franco disse di portare due aperitivi e la carta, avrebbero ordinato più tardi.
    
    Poi allontanatosi il cameriere, si rivolse a Mary, e le disse: “tesoro, voglio darti un piccolo regalo, in verità avrei dovuto consegnartelo alla cerimonia d’iniziazione, ma ho preferito che fossimo soli” e trasse dalla tasca un astuccio di pelle rigido, lo aprì e all’interno vi era un gioiello, pareva d’argento, largo circa un centimetro ma non molto lungo, pensò ad un bracciale, ma subito Franco le spiegò che si trattava di un girocollo, aveva una medaglia il cui centro era rosso, circondata da una catena intrecciata che ne formava il perimetro e al centro ci era un disegno, una V le parve, lui prese il gioiello e glielo fece vedere, le spiegò che tutti gli appartenenti al Club al quale aveva voluto aderire, avevano un segno di riconoscimento secondo il loro titolo di ...
    ... associati, la V che vedi è in realtà un simbolo che significa Schiava in antica scrittura Sumera, vedi la V ha un braccio centrale, e questo simbolo lo dovrai portare sempre in vista.
    
    Mary trasalì, e abbassò lo sguardo, cercò di trovare le parole, e si rivolse al marito:” amore mio io ti amo tanto e mi eccita essere tua in modo totale, anzi di più, ho accettato consapevolmente, ma sono turbata dal fatto del coinvolgimento di altre persone, perdonami non voglio contraddirti ma credo che forse una riflessione sarebbe il caso di farla, meditare meglio su tutto ciò”.
    
    Franco restò perplesso, non si aspettava che lei avesse dei dubbi, la osservò e vide che lei arrossiva, perché era preoccupata di quello che aveva detto.
    
    Lui le disse che non era possibile in questo momento tornare indietro, in fondo a lui piaceva molto come lei si sottometteva e come si eccitava quando veniva dominata, infatti aveva rivisto tutte le cassette dei suoi incontri con Caterina ed era evidente che lei si eccitava con chiunque la sottomettesse, perciò la cosa più sicura era che la sua schiavitù fosse regolata e che non potesse avere rapporti con chiunque se non con i soci del Club, dal momento che era un a questione di sicurezza.
    
    Se lei si fosse adagiata ad una vita piatta, non avrebbe provato il piacere che provava ora con questo gioco di ruolo, ma prima o poi la frustrazione latente avrebbe potuto emergere e cadere nelle mani di qualcuno che l’avrebbe sbattuta a suo piacimento.
    
    Lui in quel ...
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