1. L'amante accondiscendente


    Data: 06/06/2019, Categorie: Etero Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    Aprii la porta ed entrai nella stanza semibuia, l’unica fonte di luce erano le candele, che sapientemente disposte sui piani dei mobili, con le loro tremule fiammelle rendevano l’ambiente particolarmente sexy.
    
    Come l’ultima volta mi aspettavi semisdraiata sul grande divano di tessuto grigio scuro, appoggiata languidamente sui morbidi cuscini di seta cruda.
    
    Eri bellissima come sempre, forse addirittura più sexy dell’ultima volta, i tuoi lunghi capelli di seta, neri come la notte, scendevano morbidamente fino ad appoggiarsi sulle spalle nude.
    
    Sotto la frangetta i tuoi splendidi occhi color nocciola rilucevano, magicamente illuminati dalla luce delle minuscole fiamme delle candele.
    
    Eri quasi nuda, a parte un elegante completo di biancheria intima color blu elettrico, bordato con un raffinato pizzo.
    
    Era proprio quello che ti avevo regalato la settimana scorsa e che avevo chiesto di vederti indossare al prossimo incontro.
    
    I miei desideri venivano sempre soddisfatti, anche quelli più bizzarri o umilianti.
    
    La maggior parte delle donne non sarebbero state così disponibili, ma tu eri diversa.
    
    Non c’era richiesta che ti facesse protestare, neanche la più oscena, non alzavi nemmeno un sopracciglio e ti piegavi docilmente ai miei voleri.
    
    È vero non avevi grandi slanci di affetto e nemmeno molta intraprendenza o iniziativa, ma mi lasciavi sempre condurre il gioco ed era quello che volevo.
    
    “Dio come sei bella” mormorai avvicinandomi e sedendomi accanto a te ...
    ... sul divano.
    
    Il tuo enigmatico sorriso fu l’unica risposta.
    
    Non ero certo una donna dalle molte parole, un’altra delle caratteristiche che più apprezzavo di te.
    
    Avvicinai le labbra e ti baciai un orecchio, lo solleticai con la punta della lingua e poi scesi lungo la linea del tuo lungo ed esile collo, mordicchiandolo dolcemente.
    
    Feci scivolare verso il basso la spallina del reggiseno portando quasi completamente allo scoperto il petto.
    
    Scesi con le labbra lambendoti la pelle del piccolo seno e infilai la lingua sotto il pizzo nero per solleticare il capezzolo, era già duro, ero sicuro di trovarti già eccitata.
    
    Ti strinsi il collo con una mano bloccandoti, mentre con l’altra ti strappavo letteralmente il reggiseno dal petto.
    
    Il gancetto non oppose resistenza e ti ritrovasti a torso nudo.
    
    Mi sollevai e mi spogliai velocemente, la voglia di farti mia era troppa, il cazzo già turgido mi rese difficile togliere le mutande impigliandosi nell’elastico e rimbalzando fuori quando finalmente riuscii a levarle.
    
    Mi ersi di fronte a te come per minacciarti con la mia bestiale erezione.
    
    Presi la tua faccia con una mano e forzando la mandibola verso il basso ti obbligai ad aprire la bocca e accogliere il mio membro.
    
    “Ohhhh” mi scappò un sospiro quando le tue labbra spinsero indietro la pelle del prepuzio liberando la mia cappella fremente.
    
    Cominciai ad entrare e uscire dalla tua bocca socchiusa mentre con una mano sulla nuca ti bloccavo e ti obbligavo ad ...
«12»