1. Mistress Anastasia e Sally - di Miss Serena e Sally_xdress - cap. 2


    Data: 03/06/2019, Categorie: Trans Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti

    ... maschile. Alla fine optai per un rosso per nulla acceso, che modellai usando la matita in modo da rendergli le labbra più sottili.
    
    “E ora il gran finale, la scelta della parrucca !” dissi andando a prendere quelle che avevo, una decina di pezzi di buona fattura di colori e forme diverse. Eliminai subito quelle più vistose, e dopo alcune prove, decisi che quella che gli stava meglio era il “Modello Annie Lennox”, una parrucca bionda, con capelli corti tagliati a scalare, che aveva il gran pregio di renderla più femminile senza eccessi.
    
    Anche se Sally aveva seguito ogni passaggio guardandosi allo specchio, quando ebbi finito tirò fuori un’espressione di felicità difficile da descrivere.
    
    “Ma quella sono io ?” fece finta di chiedermi indicandosi allo specchio.
    
    “Sì e senza mascheroni come ieri sera, ora dimmi avevo o no ragione ?”
    
    Lei non mi rispose, ma abbassò gli occhi, così ne approfittai per darle il tocco finale.
    
    “Queste sono due cosine che ho preso per l’occasione.” gli dissi porgendogli alcuni sacchetti “C’è quello che dovrai indossare, e credimi è molto meglio di quello che portavi ieri. Metti tutto possibilmente senza sbavarci sopra, e dopo vieni in salotto.”
    
    Non saprò mai la faccia che fece Sally nell’aprire quei sacchetti, nel quale avevo messo un concentrato di femminilità, nella sua forma più classica. Un semplice tubino nero, che Audrey Hepburn aveva reso immortale in “Colazione da Tiffany”, un completino reggiseno imbottito e tanga in raso ...
    ... dello stesso colore, con infine le immancabile autoreggenti a balza alta anch’esse nere e delle scarpe con un tacco a spillo non molto alto a completare il tutto.
    
    Quando arrivò in salotto Sally sembrava davvero una donna, magari non bellissima, ma di una sensualità tale, che feci fatica a non saltargli addosso. Nonostante i tacchi a spillo la sua camminata non era goffa, ma abbastanza fluida. I tacchi slanciavano la sua figura e mettevano in risalto il sedere, più lo guardavo e più il mio appetito per quel piatto succulento aumentava; Sally doveva aver intuito i miei pensieri ed il suo sguardo, un misto di timidezza e compiacimento, confermava le mie sensazioni.
    
    “Come sto ?” mi chiese come a cercare l’ultima conferma della propria bellezza.
    
    “Sei uno schianto.” gli risposi sfiorandole le labbra con le mie “Ora però mangiamo qualcosa, perché a pancia piena ragiono meglio.”
    
    Il pranzo fu veloce ma soprattutto leggero, ma abbastanza lungo per farmi capire che indugiare ancora era solo tempo perso, e che in fondo lei era venuta da me per uno scopo ben preciso.
    
    “Alzati.” le dissi subito dopo averlo fatto io.
    
    Non appena fu in piedi la feci mettere col ventre contro il tavolo, per poi alzarle il vestito sino a scoprirle il bel culo.
    
    “Davvero questo culetto è ancora vergine.” le sussurrai vicino l’orecchio “Perchè in questo caso è un peccato lasciarlo così, non trovi anche tu ?”
    
    Sally iniziò a dire parole che messe insieme non avevano alcun senso, mentre io le ...