1. Confessioni di uno schiavo cornuto


    Data: 28/05/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu

    ... fa un movimento come se mungesse.
    
    “apri la bocca puttanella… ”
    
    Ci metto poco a venire, specie se mi infila un dito nel culo cercando la prostata.
    
    Indirizza gli schizzi di sperma a suo piacimento, in bocca e sul viso.
    
    Poi se ne ha voglia mi bacia e me lo spinge dentro con la lingua.
    
    Poi se la fa leccare ancora.
    
    Non scopiamo mai. Mi fa venire così e mi racconta delle sue scopate. Le piace fare la troia per altri maschi e raccontarmi tutto.
    
    Per il resto siamo una coppia normale, irreprensibile. Nessuno immaginerebbe che nel privato lei è vacca da monta e io uno schiavo cornuto. Con gli sconosciuti da cui si fa rimorchiare è una vacca. E’ una signora che cede a maschi volgari, che l’approcciano pesantemente. E’ come se parlassero direttamente alla troia che è in lei, saltando il filtro del perbenismo e delle convenzioni sociali.
    
    Se le chiedo: “com’era?” spesso mi fa delle descrizioni che all’inizio non capivo. Sembrava fosse schifata, dicendo di un corpo flaccido, capelli radi o pelle unta. Operai con le mani callose e sporche. Rappresentanti di commercio con moglie e figli a casa abituati a puttane da strada. Gente che aveva buttato lì un complimento volgare e che avevano percepito qualcosa in lei, tanto da insistere come se avessero a che fare non con una zoccola, che quelle le paghi e contratti, ma con una mezza scema che non reagisce quando te la porti in un angolo appartato e ti sbrighi a prendere il massimo piacere possibile prima che lei ci ripensi ...
    ... o che qualcuno ti scopra.
    
    Lei è brava a tirare fuori dai maschi quell’istinto rapace e carnivoro. E’ brava a essere preda indifesa. Ha qualcosa che si sintonizza con quella pulsione oscura che fa di ogni maschio un potenziale stupratore, nelle circostanze in cui è sicuro che nessuno lo guarda o può scoprirlo.
    
    Ha quell’arrendevolezza femminea nelle movenze e negli occhi, che moltiplicano l’audacia e gonfiano il cazzo.
    
    E però ha anche un’anima dominatrice, perversa, che gode a umiliare.
    
    Mi dice: “ti ecciti che ti racconti i maschi come mi usano… perché sei frocio e non hai coraggio di esserlo… e ogni colpo di cazzo che prendo io è come se lo ricevessi te… ti piace quando mi inculano perché voresti essere inculata tu, puttanella… vorresti farti spaccare il culo e riempirtelo di sborra… lo fai attraverso me… e io ti accontento… ti porto a casa odori e sapori, sei contento? … ti porto a casa tutta la sborra che vuoi… mi faccio riempire la fregna da un bel gruppo di neri affamati di fica bianca… e poi ci metto un tampax, vengo a casa e te la svuoto in bocca … brutta porca… e guai a te se non mandi giù tutto e non me la pulisci perfettamente… puttanella…”
    
    Mi fa impazzire, questa dicotomia. Vacca con gli altri e padrona con me. Diventa sempre più perversa. Le sue fantasie sempre più oscene.
    
    Per ora si è sempre fatta scopare con il preservativo. Anche se prende la pillola mantiene un barlume di lucidità e pensa alle malattie. Ma so che non aspetta altro che venire a ...