1. Confessioni di uno schiavo cornuto


    Data: 28/05/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: aliasir, Fonte: RaccontiMilu

    Arrivo a casa e sento che è in bagno e fa la doccia. Poi esce, si asciuga i capelli, sento il rumore del silkepil. Passa del tempo.
    
    Quando è così vuol dire che si sta preparando per uscire. Io inizio a sentire le farfalle nello stomaco. L’eccitazione e la gelosia.
    
    Perché quando esce mi metterà le corna e io non so dove andrà, con chi e quando tornerà.
    
    L’aspetterò con ansia, guardando l’orologio. Addormentandomi e risvegliandomi di soprassalto pochi istanti dopo. In uno stato febbrile di eccitazione e ansia.
    
    Poi sentirò il rumore del portone nella notte. Le chiavi e i suoi passi.
    
    “Sei sveglio?”
    
    “Si… ti aspettavo”
    
    Poi dipenderà da quanto è stanca, e soddisfatta. Se è stata scopata a lungo e bene, se ha goduto ripetutamente, allora mi dice:
    
    “Hai fatto male. Sono stanca voglio dormire” Andrà in bagno, poi si infilerà nel letto. A me sembrerà di sentire l’odore del sesso sulla sua pelle. E a volte è forte, evidente.
    
    Ma non mi permetterà di avvicinarmi.
    
    “Dormi, sono stanchissima.”
    
    Ma io non posso dormire. Sono eccitato da morire.
    
    “Vuoi sapere se ho scopato? sì, mi sono fatta scopare per benino… un bel cazzone e sapeva anche usarlo… domani ti racconto …ora sono troppo stanca… fatti una sega per addormentarti.”
    
    Se sarà in vena di essere gentile allora si accarezzerà la fica a mano aperta, infilando un dito e dandomi la mano sul viso e io mi sego, venendo subito, mentre lei si addormenta.
    
    A volte invece ha ancora voglia e vuole ...
    ... godere.
    
    Quello che io spero è che abbia voglia e che sia incazzata e si sfoghi.
    
    “Mi hai aspettata sveglio?”
    
    “Sì…”
    
    “Tanto ti avrei svegliato io. Ho voglia che me la lecchi.”
    
    Si spoglia velocemente. Vedo la biancheria intima che aveva indossato per la serata. Le mutandine umide.
    
    Le toglie e me le strofina sul viso. Aspiro gli odori che emanano.
    
    Mi viene subito a cavalcioni sopra, con le ginocchia mi blocca le braccia, in modo che non possa toccarmi il cazzo.
    
    Si apre le labbra della fica e l’appoggia sulla mia bocca.
    
    E’ bagnata, gonfia, piena di umori. Sento il suo odore, a volte quello della gomma del preservativo, a volte odore di estraneo. Forte di sudore.
    
    Si strofina, poi si ferma, quando mi copre naso e bocca. Le piace togliermi il respiro.
    
    Vuole la lingua bene dentro e io mi sforzo di soddisfarla. Si scopa sul naso e io infilo la lingua nell’ano. Lo sento morbido e aperto e allora so che lo ha preso anche lì.
    
    A volte viene subito e poi continua a restarmi sopra, ancora più bagnata.
    
    “Hai voglia di bere puttanella?” mi dice.
    
    “Sì…”
    
    “Io mi sono bevuta un bel cazzone stasera… non finiva più… non ne ho persa una goccia… e tu sei venuto?”
    
    “no… mi sono trattenuto…”
    
    “brava puttanella… perché ora ti faccio bere… voglio vederti…”
    
    Allora si toglie, mi fa alzare il bacino fino a trovarmi con le gambe indietro, il cazzo che punta verso la bocca e quasi la sfiora. Se allungo la punta della lingua riesco a leccare la punta.
    
    Si sputa sulla mano e ...
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