1. Nei bagni della biblioteca


    Data: 28/05/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Markrouge169, Fonte: Annunci69

    "Mai concentrarsi su un solo obiettivo".
    
    Questo mi dissi al termine di una giornata intensa, emozionante e sorprendente.
    
    Tutto iniziò una mattinata di fine settembre, una come tante, in cui mi trovato seduto in biblioteca, dentro l'università alle prese con l'ennesimo esame da preparare.
    
    Quel giorno però la mia attenzione era più rivolta a un bel tipo seduto di fronte a me. Ragazzo sulla ventina, studente anche lui, dai capelli nerissimi, gli occhi chiari e delle guance rosse davvero eccitanti.
    
    Spesso cerco il suo sguardo e spesso lo trovo, mi guardava con nervosismo e questa mi rendeva insicuro sul fatto che ciò fosse dovuto ad interesse non ricambiato oppure a paura che le due persone, un ragazzo e la sua fidanzata, sedute vicino a noi se ne accorgessero.
    
    Io a loro non davo importanza, troppo impegnati a lanciarsi sguardi d'amore e carezze continue.
    
    Nel frattempo scrutavo sempre di più il mio dirimpettaio e a stento riuscivo a trattenere l'eccitazione che iniziava a crescere e farsi sentire all'interno degli slip. Quel suo corpo muscoloso, le braccia gonfie e lisce, la maglietta che metteva in risalto due bei pettorali e la forma dei capezzoli.
    
    Diventava sempre più difficile per me non guardarlo.
    
    Quando ecco che, all'ennesimo tentativo di riportare il mio sguardo sul libro, sento che la qualcosa che mi tocca la gamba. Sobbalzo, guardo di sottecchi il ragazzo che però non ricambia il mio sguardo. Pensando che si fosse soltanto disteso un attimo le ...
    ... gambe, riprovo a riconcentrarmi, ma ecco che mi sento toccare di nuovo. Questa volta con più insistenza, percepisco un piede privo di scarpa che si muove lungo le mie gambe, sicuramente con volontà.
    
    Alzo lo sguardo e vedo che questa volta mi osserva, abbozzo un sorriso e lui ricambia.
    
    Paralizzato dall'eccitazione, che sentivo scorrere lungo la spina dorsale, continuo a farmi massaggiare da quei piedi le gambe, immaginando di poterli prendere tra le mani e leccarli voracemente: la pianta, lo spazio tra le dita e ciucciare una ad una le dita.
    
    Immerso in questi pensieri e cercando di non far percepire nulla ai due fidanzatini, che sembravano aver perso momentaneamente interesse l'uno per l'altro e che ora studiavano per conto loro, rimasi con la testa china sul libro.
    
    Improvvisamente però, il ragazzo smette di giocare con i suoi piedi, mi chiedo se forse avrei dovuto ricambiare, ma dopo un minuto ecco che si alza, noto un bel rigonfiamento che traspariva dal pantalone della tuta, ed ecco che si avvia fuori dalla biblioteca, non prima di avermi lanciato uno sguardo.
    
    Capisco che forse avrei dovuto seguirlo, aspetto 30 secondi, per non destare sospetti e poi mi alzo anche io.
    
    Esco dala porta della biblioteca giusto in tempo per vederlo dirigere verso i bagni. Vado per seguirlo, arrivo vicino alla porta del bagno, quando mi sento chiamare per nome. Mi giro e riconosco un compagno d'università.
    
    "Cazzo, questa non ci voleva". Ci mettiamo a parlare del più o del meno ...
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