1. Diario erotico di una grassottella - 4 - che diavolo ti succede?


    Data: 14/05/2019, Categorie: Etero Autore: Luthien, Fonte: EroticiRacconti

    Capitolo 4 – che diavolo ti succede?
    
    Stamattina sono inquieta, nervosa, non c’è un motivo specifico, ma oggi la presenza di mio marito mi infastidisce. Mi sembra di aver sposato un estraneo, che ora fa colazione davanti a me, in cucina, e chiacchiera del più e del meno come se mi conoscesse. Ma non mi conosce, non mi vede, non sa nulla di me!
    
    Mi dice che finalmente le cose stanno girando bene, ha risolto un po’ di problemi di lavoro che lo stavano assillando da un po’ «dovremo prenderci un paio di giorni per andare in vacanza da qualche parte».
    
    «mmm… vediamo…» rispondo senza alcuno slancio.
    
    Si prepara per uscire, si veste, mi sfiora le labbra con un bacio e va via in ufficio.
    
    «Che giornata di merda!» sussurro guardando fuori dalla finestra. Il cielo è plumbeo, sta per scaricarsi un temporale di proporzioni epiche. Non ho voglia di uscire di casa, così mi accoccolo sul divano e cerco di concentrarmi su un libro qualunque, senza riuscire a leggere alcunché.
    
    La giornata scorre lenta, provo a lavorare un po’, poi abbandono il PC acceso e vado in veranda a fumare una sigaretta.
    
    Ripercorro con la mente gli ultimi mesi, mi sembra di girare a vuoto, in questo periodo ho pensato solo a me, alla mia voglia di sentirmi sexy, a provocare gli sguardi maliziosi di perfetti sconosciuti e a masturbarmi di nascosto come un’adolescente, sognando che quegli sguardi fossero di mio marito. In realtà in tutto questo tempo non ho avuto mai il coraggio di parlare apertamente ...
    ... con lui e comunicargli la mia insoddisfazione. Possibile che lui non si sia accorto di tutti i miei sforzi? Possibile che non lo attragga più? Che non mi ami più come prima?
    
    Passo la giornata ad alimentare la mia frustrazione immaginando litigi furibondi, urla e piatti che volano. Al suo ritorno sono furiosa con lui, cerco la lite e so esattamente che tasti toccare per ottenerla.
    
    Invece inaspettatamente lui torna a casa presto, il suo umore è decisamente l’opposto del mio, leggero e ciarliero, forsennatamente irritante. Lo scontro è istantaneo.
    
    «Che diavolo ti succede?» mi dice, sorpreso dalla valanga di pessimo umore che gli riverso addosso.
    
    In realtà sono furiosa perché non ho nulla di cui accusarlo, non un tradimento, mai nemmeno una parola sbagliata… scoppio in un pianto dirotto, incapace di rispondergli. Mi sento una completa stupida.
    
    «…mi sento sola…» singhiozzo «tu mi trascuri» ma sento che non è vero manco quello. «Non vedi tutto quello che ho fatto in questi mesi? Volevo essere bella perché tu mi guardassi di nuovo come quando eravamo fidanzati».
    
    Spiazzato, mi guarda e replica «la colpa è solo tua. Sei tu che col tempo mi hai allontanato». La sua voce è calma e dura, in pieno contrasto con i miei stupidi singhiozzi di bambina.
    
    «Non ti sei resa conto che lentamente ti sei fatta assorbire da tutti i problemi? Da quando hai iniziato a lavorare da casa ti sei lasciata andare: non avevi regole né orari, ti sei rinchiusa in te stessa e hai smesso di ...
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