1. Linda, suo marito, la sua figliastra lesbica ed io


    Data: 14/05/2019, Categorie: Masturbazione Maturo Tabù Autore: Bradi77, Fonte: xHamster

    ... con un'altra donna? Impossibile". Lei ha riso.
    
    "Quella donna è la figlia di mio marito", mi ha detto.
    
    "No", ho detto io.
    
    "Sì", ha detto lei.
    
    Linda era accovacciata sul letto, guardando il proprio sedere spalancato riflesso nello specchio. I motel hanno specchi ovunque. Il gioco di specchi spesso è tale da permetterti di guardarti da sei punti di vista diversi mentre lecchi il buco del culo di una sconosciuta. Lì lo specchio principale era largo quanto tutta la parete al lato del letto. Uno era appeso al soffitto, e alzando gli occhi potevo avere la visone di me stesso mentre infilavo la lingua a stiletto nel sedere teso e umido di Linda, mentre facevo scorrere la lingua tra le sue natiche o le tiracchiavo con i denti le grandi labbra. Tolta la lingua da dentro il suo culo, atto accompagnato da un allegro rumore di risucchio, le avevo infilato il pollice della mano destra nel sedere, con le altre dita aperte sopra il sacro a cercare l'appoggio per la spinta ritmica del pollice. Il pollice della mano sinistra era affondato nella sua vagina lubrificata e tumida, la clitoride che scivolava lungo il mio indice mentre il polpastrello del pollice la accarezzava da dentro. La stimolazione anale le piaceva, le piaceva molto. La vagina e l'ano invischiati di lubrificante alla fragola schioccavano e producevano rumori umidi mentre le mie dita facevano il loro altalenante, sapiente lavoro. Quando veniva si lasciava andare con la faccia sul letto, ansimante, e io mi ...
    ... inginocchiavo dietro di lei, a leccarle il culo, sprofondando con la lingua dentro di lei, un mix di fragola e buco di culo che mi spalmavo in faccia mentre la mia lingua viaggiava da dentro la sua figa a dentro il suo culo e ritorno. Lei fremeva, gemendo ad alta voce, priva di ogni freno inibitorio, e le sue chiappe plastiche e sode sobbalzavano tremolanti ad ogni affondo di lingua, il suo ano si stringeva attorno alla mia lingua con un ritmo via via più frenetico, richiamando in gioco ancora una volta le mie dita. Sono sicuro che se le avessi puntato il pisello contro il buco del culo, a quel punto, si sarebbe lasciata penetrare. Ma non era negli accordi, giusto? L'accordo era leccarla, e ero lì per leccare. E usare le dita, e le stavo usando.
    
    "Lei ha quasi quarant'anni, adesso. Quando le cose sono cominciate ne aveva venticinque. Usciva con un ragazzo, ma lui era un cretino. Siete sempre, cretini, almeno sino ad una certa età". Avevo annuito, aveva ragione. "Mio marito era sempre fuori casa per lavoro, c'erano periodi in cui era a casa non più di un paio di week end al mese, e io e sua figlia abbiamo cominciato a passare parecchio tempo insieme. Non abbiamo mai avuto un rapporto simile a quello che si può instaurare tra una figliastra ed una matrigna. Quando ci siamo conosciute lei era già grande, sua madre era già morta da anni. Direi che siamo diventate amiche. Amiche sempre più strette. Finché... beh, una volta io stavo facendo la doccia. Lei è entrata in bagno per parlarmi, ...