1. Nella vecchia fattoria


    Data: 12/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm, Fonte: RaccontiMilu

    Nella vecchia fattoria.
    
    Alla mattina suona la sveglia alle sette e devo alzarmi per fare l’ispezione. Ne farei a meno, ma loro ci tengono così tanto’
    
    Dormirei volentieri di più: certe mattine mi piacerebbe stare a letto fino a mezzogiorno, magari solo a cazzeggiare nel dormiveglia in compagnia della schiava di turno.
    
    Non solo, devo ricordare chi ho accanto e se è il caso, buttarla fuori del letto a calci, oppure lasciarla accarezzarmi per cinque minuti, oppure ancora consentire di ciucciarmi l’uccello nell’erezione mattutina fino alle due bevute bianca e gialla.
    
    M’infilo in fretta mutande e pantaloni, calze e scarpe, una camicia e, d’inverno, un maglione e corro giù in sala dove sono tutte già schierate in trepida attesa: in piedi, le gambe divaricate, le mani sulla testa, lo sguardo dritto davanti a loro.
    
    La maggioranza indossa la divisa pertinente ai rispettivi incarichi per la giornata: chi un corpetto da cameriera, chi una tuta informe per le pulizie, chi un camice bianco e un grembiulino da cuoca, chi completamente nuda si propone come cagnolina o cavalla con una coda leziosamente infilata nell’ano e una mascherina sul viso che rispetta l’animale interpretato; chi invece con solo un gonnellino corto, corto e una camicetta annodata sotto il petto, l’aria languida e disponibile.
    
    Gl’incarichi sono a rotazione; normalmente fila tutto liscio e si gestiscono autonomamente senza problemi.
    
    Sorridono leggermente e quando mi vedono comparire mi salutano in ...
    ... coro, accennando un inchino con il capo.
    
    So già cosa dire ad ognuna, per confortarla, ringraziarla, oppure rimproverarla, secondo il carattere, la condotta tenuta il giorno prima, i compiti assegnati.
    
    Non tutte svolgono al meglio ogni incarico, ma credo che sia giusto che s’occupino di tutte le mansioni, a turno e durante la settimana, perché ci sia un’assoluta parità fra loro.
    
    Certo, faccio delle distinzioni e ad alcune richiedo delle prestazioni più alte che ad altre, per mantenere sempre la tensione al miglioramento, al percorso educativo, e, perché no, anche a creare situazioni d’arbitrio apparentemente ingiusto.
    
    Ci sono quelle che richiedono una costante repressione della loro personalità, desiderano sentirsi dominate completamente ed attuano in tal senso delle piccole provocazioni per ricevere la giusta dose di punizione immediata, o dilatata nel tempo, con un bondage che impedisce movimenti agevoli del corpo.
    
    Altre invece, sono deliziosamente mansuete e trasudano da tutti i pori della loro pelle liscia e profumata di borotalco, la loro adorazione verso il Padrone.
    
    Mi fermo qualche minuto davanti ad ognuna: accarezzo il viso, o i capelli, passo le dita sui segni vecchi, o recenti lasciati da punizioni precedenti, mentre domando come si sentono, se sono pronte per affrontare la giornata al meglio, oppure, in qualche caso, se credono d’aver bisogno di riposare, magari per riprendersi da una sessione repressiva particolarmente intensa.
    
    Le accarezzo ...
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