1. Mi provochi notevolmente


    Data: 15/11/2017, Categorie: Autoerotismo Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... per prolungare quest’indescrivibile e inenarrabile estasi che mi fa dischiudere ad altre voglie.
    
    Io voglio essere tutto per te e con te, perché ho un bestiale e incolto ardore d’amarti. Ho la tenerezza dentro, eppure vorrei che venissi adesso qua da me con la tua cupidigia e quella tentazione di femmina, che m’afferrassi in brevissimo tempo in tutte le maniere pensabili, perché voglio donarti il mio sesso e la mia anima. Un patto con il diavolo allora, tutto il mio corpo in cambio di che cosa? Della mia anima? Già, quella ce l’hai da tempo, sei il mio ascensore, visto che soltanto due sono i piani. L’inferno e il paradiso senza nessuna fermata né scalo. Informami ed esponimi come mi vorresti, raccontami che cos’aspiri che io ti faccia, comunicami come pretenderesti sbattermi per bene. Io mi trovo in questo luogo a causa di te, visto che sono la tua creatura, il tuo prigioniero, la tua incondizionata e integrale volontà; io voglio scoperchiarmi per te, desidero alimentarmi di te, ambisco a essere il tuo nutrimento, perché ti bramo, perciò agguantami, adoperami, consumami e scopami.
    
    Le labbra e la bocca mi fanno veramente sragionare e vaneggiare, perché anche ieri ti guardavo le labbra da ogni prospettiva e devo ammettere che mi piacciono sempre di più, perché non mi stancherei mai, per il fatto che ti bacerei in continuazione. Mi piace accarezzarle con un dito, leccarle e succhiartele, in definitiva mi fanno delirare, poi quando apri leggermente la bocca e ci metti la ...
    ... lingua &egrave veramente il massimo, poiché non mi stanco mai. Io ho ininterrottamente immaginato i tuoi baci durante tutti questi mesi, perché mi fanno in ugual modo raggiungere l’orgasmo, perché sembra che con la lingua tu voglia approdare e spingerti dappertutto dentro di me. La mia lingua &egrave fresca nel calore delle tue carni arroventate e persino congestionate dall’aspirazione, tu parli a vanvera ed esplodi, per il fatto che io sfioro abilmente il clitoride da tempo bello gonfio e pulsante, in quanto lo mordicchio alternando la pressione e portando i miei sensi a percepire i tuoi. E’ incantevole sentirti godere e spassartela per merito mio, laddove dici di no &egrave perché tu vuoi che io mi fermi, visto che non vuoi venire stringendo i tempi, eppure non ne sei oltremodo certa, io però ti comprendo assai.
    
    Alla fine non vedi il momento, per il fatto che t’abbandoni all’orgasmo più illimitato e privo di riserve che tu abbia mai provato, malaccorta di frenare e d’imprigionare i sobbalzi che t’invadono, intramezzando la letizia al lamento, scongiurandomi di desistere e pregandomi di proseguire nel tempo in cui tu acerrima, caparbia e incallita cerchi di portare avanti l’idea e alla fine m’implori di sborrati placidamente nella bocca. Gli orgasmi si rimpiazzano e subentrano uno dopo l’altro. Quanti sono? Non lo so, perché ho distrutto e perso l’intuizione, giacché sono come un fantasma impreciso e sfumato che volteggia per adorare e per ammirare la scenografia di due ...
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