1. Ladro e forse padre


    Data: 04/05/2019, Categorie: Cuckold Autore: frankossido, Fonte: RaccontiMilu

    ... il seno. Continuai poi la ricerca dei gioielli dirigendomi verso i piani superiori ma non trovavo ancora nulla, finalmente in soffitta aprii una vecchia valigia e lì trovai orecchini e anelli di diamante con una collana che pareva di smeraldi. Finalmente soddisfatto li misi nel borsone.
    
    In quel momento però mi accorsi che una Bmw era di fronte alla casa, si erano fatte le 11.
    
    ‘Merda sono tornati’ di dissi. Per prima cosa cercai una tastiera di inserimento antifurto e lo rimisi rimanendo poi immobile. Feci appena in tempo, dopo neanche un minuto Monica e il marito lo tolsero credendo così che non fosse entrato nessuno.
    
    A quel punto cercai un nascondiglio e mi diressi al piano di sopra dove c’era la soffitta. Rimasi lì per 5-10 minuti poi sentì qualcuno che saliva le scale’ dopo poco anche delle voci:
    
    -amore io ti aspetto a letto, non tardare- disse Monica dal piano di sotto.
    
    -Tranquilla amore, poso la collana e arrivo, spegni pure le luci che quando arrivo ti trombo!
    
    Capì che erano tornati prima per farsi una bella scopata, ora però il marito stava per aprire la porta della soffitta e mi avrebbe scoperto. Presi il nastro adesivo e il pezzo di stoffa che porto con me per queste evenienze e mi misi dietro la porta.
    
    Dopo poco lui la aprì, nel momento in cui fece un passo avanti a me gli arrivai da dietro e gli infilai velocemente la stoffa in bocca. Lui era sorpreso e così riuscii a fare un giro di nastro adesivo per tappargliela definitivamente prima ...
    ... che riuscisse ad opporre resistenza. Questo mi permise di non farlo urlare, tuttavia aveva ancora gli arti liberi e mi prese la testa per combattere il mio furto.
    
    Fisicamente eravamo simili, anzi forse se non fossi stato così veloce nel bloccargli la bocca mi avrebbe bloccato lui, però riuscì a farlo cadere e con un pugno in volto a fargli perdere i sensi momentaneamente. A quel punto lo misi su una sedia e lo legai con una corda che si trovava lì. Nel frattempo riprese i sensi, provò a liberarsi e a urlare ma non poteva nulla e si sentiva solo un leggero soffiore.
    
    -E’ inutile che perdi fiato, tanto tua moglie non ti sentirà. Le lascerò un biglietto con scritto dove sei ma prima di domani mattina non se ne accorgerà- gli dissi dal passamontagna.
    
    -Penserai che noterà che non stai andando da lei, ma non preoccuparti, al buio io e te siamo molto simili.
    
    Gli feci l’occhiolino e mi toccai il pacco. Lo vidi allargare gli occhi e provare ad insultarmi, ma quel poco che si sentiva sparì quando chiusi a chiave dall’esterno la soffitta.
    
    A questo punto scesi gli scalini pensando sul da farsi. Al marito avevo detto la prima cosa che mi era venuta in mente ma, seppur molto pericoloso, era l’unica cosa da fare. Monica aspettava suo marito per fare sesso e se non fosse sceso sarebbe andata subito a cercarlo guastando i miei piani di fuga.
    
    Mi avvicinai alla camera e constatai che tutto era effettivamente spento, solo la tapparella faceva passare un filo di luce lunare che ...