1. Mia sorella e la boccetta dell’amore


    Data: 03/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Incesti Autore: professionista81, Fonte: RaccontiMilu

    ... voluto!’. Io, ormai con un cazzo alle stelle, le dissi impietosamente: ‘ah ho capito, bastava spiegarsi meglio!in pratica vuole che glielo succhi e che tiri su e ingoi tutta la sborra che puoi ingoiare!ci voleva tanto ? tutte lo fanno oramai e tu hai 28 anni e non lo hai mai fatto?!!!te lo avrei chiesto anche io se fossi stato il tuo ragazzo!’. ‘Ecco, vedi Marco, il problema è che io sono davvero attaccato a Mario e non voglio perderlo, quindi ho detto che, anche se è una cosa che mi disgusta, ci proverò e che pur di non perderlo prima o poi avrei fatto anche quello, così lui si è masturbato, ha messo il suo liquido nella boccetta che tu mi devi restituire e mi ha detto di iniziare a berlo dalla boccetta e che forse, visto che non lo tiravo su direttamente dal suo arnese, mi sarebbe sembrato meno volgare, ce l’avrei fatta e avrei imparato a berlo’. Questa storia si faceva sempre più fantascientifica e sentir parlare mia sorella di quelle cose sconce mi diede un grosso godimento interno!Così le dissi che capivo la sua storia,che le avrei restituito la boccetta ma che se non voleva che dicessi niente a nessuno avrebbe dovuto bere il liquido davanti a me, ma non quello del suo ragazzo, ma il mio!Comunque le dissi che non c’era fretta, di pensarci su e che il giorno dopo vi avrebbe dato la risposta.
    
    Inutile dire che quella notte ero troppo eccitato, l’idea di vedere mia sorella bere il mio liquido, anche se solo da una boccetta, mi avrebbe eccitato come una bestia! Il giorno ...
    ... dopo mia sorella, dopo cena si presentò in camera mia, chiuse la porta a chiave e cominciò: ‘allora, preparata la boccetta con il tuo liquido??ho decido di bere il tuo, alla fine meglio ingoiare quello di mio fratello che il suo’ e io: ‘ brava sorella, vedo che ci capiamo. Il liquido non è ancora pronto, ma lo prepariamo subito. Stasera indossi una fantastica gonna di jeans stretti, siediti sulla sedia, allarga un po’ le gambe , così mi eccito, vengo nella boccetta e beviamo la medicina.’ ‘Non se ne parla proprio, tu lavori di fantasia, sono tua sorella per chi mi hai scambiato!’, e così presi a ri-miniacciarla, dicendo che avrei detto tutto ai miei e nemmeno il tempo di finire il discorso, che lei iniziò a spalancare le gambe. Indossava un paio di mutandine bianche di pizzo che lasciavano intravedere il pelo color carota, io insistevo dicendo di tenere le gambe belle spalancate così avrei potuto lavorare meglio e magari di scostare un po’ le mutandine così avremmo fatto in fretta e tutto sarebbe finito prima, anche perché rischiavamo che qualcuno bussasse alla porta prima o poi. Così mentre con una mano si teneva una delle due gambe per tenerle bene aperte, con l’altra si scostava le mutandine mettendomi in mostra un cespuglietto rosso carota dal quale era facile intravedere le labbra della sua gonfia figa. Quando lo spettacolino fu pronto aprì la cerniera dei miei pantaloni e iniziai a menarmi il cazzo con tutte le mie forze. Vedevo mia sorella che mi guardava e scrutava con ...