1. La stirpe dei dannati


    Data: 15/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sesso di Gruppo Autore: roadrunner80, Fonte: RaccontiMilu

    ... la danza ipnotica dei grossi seni di Faith che si muovevano al ritmo con cui lui la stava sbattendo.
    
    Una voce nella sua testa lo obbligò a distogliere lo sguardo dai meravigliosi seni della mora e lo costrinse a guardare Kim dritta negli occhi. Lo sguardo di quella ragazza era eccitante, lascivo e allo stesso tempo maligno. Telepaticamente gli ordinò di fermarsi e Michael prontamente obbedì.
    
    La biondina si mise a pecorina, appoggiò la faccia sul cuscino inarcando la schiena e offrendo così una visione paradisiaca a entrambi. Il suo culo piccolo tondo e sodo sembrava una scultura di marmo degna dei migliori artisti, le sue esili gambe erano divaricate il più possibile mettendo così in mostra il sesso completamente depilato. Le labbra della fica erano sottilissime e strette, gocciolavano di piacere come una foglia bagnata dalla rugiada mattutina. Michael si avvicinò carponi, accarezzo estasiato quelle forme armoniose sentendo sotto le proprie mani tutta la calda ed eccitante consistenza del corpo sodo di una giovane ragazza. Con un dito aprì le sottili labbra di quella passerina delicata, ne percepì tutto il calore del desiderio e la penetrò con un dito. “Questa fica è strettissima anche per un solo dito, figuriamoci per un cazzo largo come il mio” pensò il ragazzo mentre fremeva dal desiderio di possederla.
    
    Sentì nella propria mente la voce dolce calda e suadente di Faith: “montala, falla tua, falle ciò che vuoi, sfoga tutti i tuoi desideri repressi su di ...
    ... lei”
    
    Michael posò la grossa cappella su quella fessurrina rosea, la prese saldamente per i fianchi e la penetrò con un solo colpo di reni. Quel cazzo largo, duro e venoso la trafisse come un coltello in una bistecca sanguinolenta. Si aspettò di sentire un urlo di dolore per quella penetrazione così dura e violenta, invece l’unica risposta che ricevette furono gli acuti gemiti di piacere di Kim. La stava possedendo in modo duro e selvaggio, stava realmente dando sfogo ai suoi istinti animaleschi, alle sue frustrazioni tipiche di ogni uomo del mondo moderno. Guardò Faith sdraiata vicino a loro che con una mano stava accarezzando il clito di Kim muovendo le dita al ritmo di quella monta selvaggia e con l’altra si dava piacere penetrandosi con le lunghe dita.
    
    “Più forte bastardo, sbattimi più forte, chiavami, fottimi con tutta la forza e la rabbia che hai in corpo!” Le parole di Kim riecheggiarono nella mente di Michael come una raffica di mitra.
    
    Con una mano prese Kim per i capelli obbligandola ad alzare lo sguardo verso il muro, con l’altra la tenne ben ferma aggrappata alla vita tanto da lasciarle un livido come impronta della sua mano e prese a sbatterla con tutta la forza che aveva in corpo. Il cazzo si conficcava dentro di lei con una forza e un’irruenza tale che ogni altra donna sulla faccia della terra avrebbe etichettato quel rapporto come una violenza, ma non Kim, no, lei godeva ad ogni affondo, ad ogni colpo il suo piacere cresceva portandola verso l’apice del ...
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