1. La stirpe dei dannati


    Data: 15/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Lesbo Sesso di Gruppo Autore: roadrunner80, Fonte: RaccontiMilu

    ... più giovane, a malapena maggiorenne. Aveva capelli color oro mossi e lunghi poco oltre le spalle. I lineamenti delicati, il naso piccolo, la bocca stretta ma dalle labbra sinuose le davano un’aria angelica ma i suoi occhi colore del cielo terso avevano uno sguardo maligno che gli fece gelare il sangue. Indossava jeans attillati che facevano risaltare il suo sederino piccolo e tondo e le sue esili gambe, una canottiera nera molto scollata lasciava intravedere l’attaccatura del piccolo seno.
    
    Michael continuò a fissarle e loro di tanto in tanto ricambiavano lo sguardo finchè la mora si diresse verso di lui con passo da modella. Era una ragazza veramente alta e con quei tacchi superava abbondantemente il metro e ottanta, longilinea e con un seno prominente che la maglietta faticava a contenere. La ragazza prese il bicchiere di Michael, lo portò alle labbra e trangugiò il whisky in un sol sorso.
    
    “Spogliarci con gli occhi costa, pagaci da bere!” disse con voce calda ma ferma guardandolo dritto negli occhi.
    
    “Volentieri signore” rispose in tono scherzoso e ordinò da bere per tutti e tre mentre la biondina si era seduta alla sua destra e con il gomito appoggiato la bancone lo guardava con finta aria imbronciata. “Io sono Michael e voi?”
    
    “Faith” rispose la mora con tono deciso sedendosi sullo sgabello.
    
    “Kimberly” fu invece il nome che gli giunse all’orecchio destro pronunciato con una vocina femminile e volutamente storpiata per darle un tono fanciullesco.
    
    Faith gli ...
    ... chiese il perché di quell’aria triste sul suo volto passandogli le dita tra i capelli in una tenera carezza.
    
    “Sono un neodisoccupato, la mia ragazza mi ha mollato per un facoltoso avvocato, sono solo un fallito che ha voglia di ubriacarsi”.
    
    Faith si alzò, passò dietro di lui, si avvicinò appoggiando le mani sulle sue spalle larghe, annusò il suo profumo e gli sussurrò all’orecchio: “noi sappiamo come farti dimenticare tutti i brutti pensieri”.
    
    La mora si avvicinò a Kim, le accarezzo il viso con due dita e la baciò sulla bocca, il casto bacio si trasformo in una passionale effusione: le loro lingue si cercarono, si trovarono, si accarezzarono a vicenda, le bocche si unirono con passione sotto gli occhi sgranati del fortunato ragazzo.
    
    “quanti anni hai?” lo interrogò Kim senza smetterla di usare quella finta vocina fanciullesca.
    
    “27 e voi?”
    
    “io 18” rispose Kim “ e la mia amica 24, lo sai che sei proprio carino”. Kim posò la sua esile mano sul pacco del ragazzo e lo guardò con uno sguardo languido, ma quello sguardo sensuale e seducente non riuscì a cancellare del tutto l’espressione malvagia che Michael scorgeva guardandola negli occhi.
    
    “Io abito qui vicino, ti va di portarci a casa?” Faith pronunciò quelle parole con un tono così dolce e seducente che per Michael fu impossibile declinare l’invito, seguì quelle meravigliose creature come ipnotizzato dal canto di una sirena e uscì dal locale senza nemmeno sbirciare per un’ultima volta le ragazze che mostravano ...
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