1. Fame


    Data: 02/05/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti

    ... reggiseno.
    
    Immobile in quell'istante unico, incapace di reazione, mentre anche gli slip raggiungevano il pavimento rimanendo nuda, non soltanto fisicamente.
    
    “Andiamo in camera” dico soltanto questo, ti vedo tremare e piegarti leggermente mentre socchiudi gli occhi, intuisco il fiotto tra le tue cosce di cui tra breve sentirò l'effluvio, questo prima che tu riesca a girarti e camminare verso la nostra alcova.
    
    Adoro la tua nudità, lo sai, una parte di me ti trascinerebbe sul pavimento per prenderti adesso, ora mentre le tue mani mi spoglierebbero a pezzi, febbrilmente, scompostamente, ma non è quello di cui hai bisogno, di cui abbiamo bisogno.
    
    Entrata nella stanza ti giri, cerchi il mio sguardo, cerchi il mio mezzo sorriso e la conferma tra i miei occhi che ti desidero, non perchè tu tema che non esista, ma semplicemente perchè ne sei golosa, dipendente come un eroinomane di una dose.
    
    Alzi le braccia e mi porgi i polsi e rimani in attesa, un gesto semplice che non ha bisogno di parole di spiegazione, unn gesto che segna la fine del tuo arbitrio per porti sotto il mio incondizionatamente, per un tuo bisogno, una tua decisione.
    
    Confesso, faccio fatica a staccarmi da questa immagine di te, due fiere nell'animo mi si agitano dentro, si studiano per prevalere l'una sull'altra, il feroce desiderio di prenderti senza requie per il solo gusto di strapparti scampoli di voce osceni e quello di una calma esasperante, sadica, non già del dolore stesso, ma ...
    ... dell'esasperazione dello stesso al fine di portare il desiderio ad un livello insostenibile, per entrambi.
    
    In qualche modo, non so come, le corde si sono materializzate tra le mie mani, i rombi di intrecciato segnano e dividono la tua pelle, ed infine, l'ultima unisce i tuoi polsi.
    
    Schiava, segui la corda e di nuovo ti vedo tremare e piegarti leggermente, mentre socchiudi gli occhi; rapido ti sollevo le braccia fissando la corda in alto, quel tanto da rendere scomoda la tua posizione.
    
    La pelle fresca ed ororosa di concio, accarezza la tua pelle, prima che le frange del flogger si abbattano sulla schiena e i glutei, tremi ancora, sobbalzi, ma continui a venire.
    
    Potrei passare la mia mano tra le tue cosce e ritrarla intrisa di tuoi umori, lo so bene, te lo aspetti e per questo non lo farò, ti guardo con il capo reclinato in avanti in attesa.
    
    Interrompo un attimo, prendo il dildo rigido bianco lo accendo, vedo la tua testa avere un sobbalzo, poi lento, inesorabile, crudele te lo infilo su per la fica umida, entra senza difficoltà, prova ulteriore della tua eccitazione, lo infilo sino in fondo, solo la ghiera bianca spunta dalle grandi labbra.
    
    “Non ti azzardare a venire” ti sibilo ad un orecchio, i colpi ricominciano, sono attento a non dare una cadenza precisa, una sequenza riconoscibile nell'alternare, zone, intensità e pause.
    
    Ti vedo serrare i muscoli delle cosce disperatamente per trattenere dentro di te il dildo, so che non lo lascerai cadere, ma non ti faciliterò ...