1. I gemelli


    Data: 26/04/2019, Categorie: Cuckold Etero Sesso di Gruppo Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... in qualche modo era un deterrente, non volevano certo sfigurare davanti al loro adorato ‘zio Mike’. Anche se a dirla tutta dopo due ore non ne potevo più di sentirgli dire di fare come fossero a casa loro, di considerare loro tutte le mie cose e di contare su di me per qualunque cosa. Come se ci fosse stato bisogno d’incoraggiarli, dico io!
    
    Perse l’ennesima occasione di tacere a cena. La sera dovevo vedermi con Amy e lui insistette perché venissero anche loro (caro dolce paparino!). Naturalmente non potei esimermi perché a sentire il mio vecchio:
    
    ‘E’ da maleducati lasciarli soli la loro prima sera qui mentre tu esci con i tuoi amici!’ inutile fargli notare che la mia non era un’uscita di gruppo ma un appuntamento con la mia ragazza. Ovviamente loro erano al settimo cielo e le battutine da spogliatoio a mezza voce si sprecarono. Tra l’altro l’avevo sentita alquanto scocciata che di lì a poco mi sarei presentato sotto casa sua con i miei ‘cuginetti’. Tuttavia il suo malumore si rivelò di brevissima durata, a dir la verità si dissolse come neve al sole nel momento in cui li vide.
    
    Scese di casa con un abitino bianco di cotone la cui gonna, un po’ troppo corta per i miei gusti, svolazzava ad ogni passo. Com’era bella la mia ragazza stasera, i lunghi boccoli corvini che ondeggiavano spumosi e gli occhi azzurri. Wow… che gran visione. E naturalmente non fui l’unico a pensarla così.
    
    ‘Amy, questi sono Bryan e Jamie i miei cugini, da San Diego’ le sorrisero salutandola ...
    ... calorosamente… forse un po’ troppo:
    
    ‘Ciao dolcezza! E’ un piacere conoscerti, finalmente, dopo tutto quello che ci ha raccontato Stewe!’ lei per parte sua era confusa dai loro visi, dai loro corpi, dal loro charm e non faceva che ridacchiare stupidamente. Povera Amy non è mai stata propriamente una cima.
    
    ‘Senti un po’, ma che ci fa uno schianto come te con uno sfigatello come nostro cugino, huh?’ le chiese Bryan mentre io guidavo e prima che potessi rispondergli per le rime aggiunse ‘senza offesa amico, lo sai che ti vogliamo bene, ma Amy qui è fuori dalla tua portata!’ la tocchicciavano in maniera apparentemente innocente ma di continuo, non smettevano mai: la spalla, il collo, il braccio, i capelli. Lei non faceva altro che ridere come un oca giuliva:
    
    ‘Hehehe! E’ stato fortunato, e lo sa?! Vero amoruccio?!’ mi disse sdolcinatamente affettuosa scatenando le loro risa. L’avrei strangolata volentieri, ma decisi che era meglio soprassedere.
    
    La serata non migliorò di certo col passare delle ore mentre Jamie, Bryan ed Amy diventavano sempre più intimi negli atteggiamenti. Piccole cose naturalmente, erano troppo bravi a questo gioco, cose per cui non avrei potuto riprenderli di fronte a lei senza fare la figura del cretino. A cena ad esempio, quel genio della mia ragazza si sedette in mezzo a loro, ben contenta di farsi mettere le braccia intorno al collo a turno da entrambi. Oppure la goccia di gelato caduta sull’interno coscia di Jamie che lei si premurò di asciugare ...
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