1. (t) oro nero


    Data: 24/04/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marmarpe, Fonte: Annunci69

    Lui è sempre li, nel centro Commerciale del quartiere dove vivo. Un uomo sulla quarantina, nero, originario del Congo, non molto alto, robusto quanto basta, capelli rasati e terribilmente sexy. È un addetto alla sicurezza e passa tutte le sue ore di lavoro in giro per il centro e nel parcheggio a controllare che tutto sia ok. Ed è proprio lì, nel parcheggio, che l’ho visto la prima volta, con la sua divisa d’ordinanza che metteva in risalto le sue cosce muscolose e le sue braccia ben tornite. Ma anche quell’accenno di pancetta che lo rendeva ancora più appetibile si miei occhi. La prima volta che l’ho visto ho avuto un’erezione istantanea... l’ho squadrato da capo a piedi e sono rimasto immobile con la bocca aperta... sognavo ad occhi aperti di poter toccare il suo corpo e di farmi possedere da lui. Masticava un chewing-gum e presto avrei scoperto che questa era una sua abitudine. Ma la masticava in un modo terribilmente attraente che metteva in risalto le sue bellissime labbra. I suoi occhi, poi, più penetranti di qualsiasi altro sguardo avessi mai incrociato. Neri come la notte.
    
    Da quel giorno cominciai a fantasticare su di lui, è ovvio. E ogni giorno, prima del lavoro, passavo a prendere un caffè in quel centro commerciale, nella speranza di vederlo. E così accadeva quasi tutte le volte che ero lì: facevo un giro e lui c’era quasi sempre. Masticava il suo chewing-gum, chiacchierava con qualcuno e poi proseguiva. Io lo fissavo sempre, nella speranza che lui mi notasse. ...
    ... Un giorno lo incrociai in un punto un po’ più isolato del centro commerciale e così decisi di osare un po’. Lo fissai intensamente negli occhi e vidi che lui ricambiò lo sguardo, così scesi con gli occhi verso il suo pacco, mi leccai delicatamente le labbra e poi tornai a guardarlo negli occhi. Mi stava ancora guardando, quindi si era accorto del mio gesto. Ma proseguì come se niente fosse.
    
    Da quel giorno cominciò tra di noi un gioco di sguardi particolari: io lo fissavo, lui ricambiava lo sguardo ma non succedeva mai nulla. Mi guardava, sì ma non si sbilanciava mai.
    
    L’occasione per andare un po’ oltre si presentò una notte in cui ero reduce da una serata tra amici. Ero abbastanza alticcio e stavo tornando a casa. Passando accanto ad un distributore vidi lui che stava facendo rifornimento al self service... l’alcool Che avevo bevuto amplificò subito la mia eccitazione e deciso di spingermi a fare qualcosa di cui in seguito avrei anche potuto pentirmi... feci inversione e entrai subito nel distributore, scesi per fare benzina e lui era ancora lì. Cominciai a fissarlo mentre facevo rifornimento e anche lui non smetteva di guardarmi. Masticava il suo chewing-gum e mi guardava. Stavo impazzendo dall’excitazione. Salì in macchina ma non mise in moto, continuò a guardarmi mente finivo il rifornimento. Salii in macchina anch’io, non prima di avergli lanciato un’ultima occhiata. Appena ripartii vidi che anche lui aveva messo in moto: mi stava seguendo... forse ce l’avevo fatta. ...
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