1. La patente - 2


    Data: 14/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bird2012, Fonte: Annunci69

    ... il rapporto che mi fa più godere! Mio marito lo sa bene e quando facciamo sesso non mi fa mai mancare la razione di uccello nel culo!"
    
    Per tutto il tempo avevo iniziato a segarlo con una mano, mentre con l'altra gli accarezzavo le palle: lo sentivo ansimare, ma volevo eccitarlo di più.
    
    Gli scappellai il cazzo, avvicinai la bocca e gli sputai sonoramente sulla cappella: l'osceno suono dello sputo risuonò dentro la macchina!
    
    Spalmai la saliva lungo tutto l'uccello e ripresi a segarlo.
    
    "Mi piace menare il cazzo viscido di saliva, è molto più eccitante!" sussurrai.
    
    Mentre lavoravo il cazzo di Franco volgevo le spalle a Luciano, seduto dietro di me: sentii la sua mano insinuarsi sotto la gonna e cercare di raggiungere il buchetto del culo.
    
    Sollevai piano le natiche per non farmi accorgere da Franco: sentii un dito cercare la rosellina ed entrarci dentro!
    
    È sempre stato un grande piacere sentirmi penetrare un dito nel buchetto: spinsi il culo contro il dito per farlo entrare tutto ed emisi un lungo gemito di piacere, che Franco pensò fosse dovuto al piacere di avere il suo membro in mano.
    
    Sentii aumentare il suo respiro affannato, cominciò ad agitare il bacino, sentivo il suo membro gonfiarsi.
    
    “Dai, porca… dai, segami forte che sto per sborrare!”
    
    “Prendi un fazzoletto per venirci dentro: se mi macchi la camicetta credo sia difficile poi convincere mio marito che ho fatto scuola guida!”
    
    Prese un fazzoletto e me lo porse.
    
    “Tieni, pensaci tu a ...
    ... raccogliere la mia sborrata!”
    
    Aprii il fazzoletto e lo misi davanti alla cappella.
    
    Intanto il dito di Luciano seguitava a scandagliarmi dolcemente il buchetto del culo!
    
    Non ce la facevo a nascondere il mio piacere: mi stava facendo un delizioso ditalino anale!
    
    “Uhmmm!! Mi piace! Mi piace!!” gemevo, ovviamente riferendomi al dito nel culo, mentre Franco seguitava a pensare fosse lui a farmi godere con il suo uccello in mano.
    
    “Sei una puttana, lo so che ti piace segare il cazzo! Dai… che ci sono!”
    
    Aumentai il ritmo della masturbazione e gli strinsi forte i coglioni: cominciò a sborrare come un maiale ed io raccolsi tutto dentro il fazzoletto, che poi ripiegai con cura e glielo restituii.
    
    “Bella sborrata! Sta tutta qui dentro! Portala a casa, come ricordo! Avrei voluto fartela leccare, ma non so se avresti gradito: non so se sei così porco!”
    
    Mi guardò incredulo.
    
    “Non ho mai conosciuto una troia come te!” rispose.
    
    “Grazie: lo prendo come un complimento! Ma adesso devo andare che si è fatto tardi: mio marito mi aspetta per cena! Luciano, ti prego, mi riaccompagni?”
    
    Lui aveva nel frattempo provveduto a sfilare il dito, ma già mi ripromettevo di farci entrare qualcosa di più sostanzioso.
    
    Salutammo Franco e tornammo nella nostra auto: appena vedemmo Franco allontanarsi ci gettammo uno nelle braccia dell’altro e cominciammo a baciarci e accarezzarci come due invasati.
    
    “Tesoro, non vedevo l’ora che Franco godesse per stare sola con te! Sei un adorabile ...
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