1. Situazioni erotiche – cap. 24


    Data: 21/04/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... naturale ed indifferente “Ah, finalmente sei pronta? Allora ti sei sbrigata? Sei ancora convinta? Andiamo?”
    
    La gonna e le calze nere che evidenziavano le sue belle cosce, Lidia era uno schianto di figa, il vestitino attillato metteva in risalto le forme ed il suo modo di ciondolare sui tacchi alti ancheggiando davanti a lui a bella posta la rendevano più arrapante che mai. In queste condizioni si è avviata alla porta ed è uscita sul pianerottolo delle scale dove si ferma l’ascensore.
    
    Corrado prima di chiudere l porta le suggerisce “Lidia, non ti sembra il caso di metterti qualcosa addosso? Magari i vicini vedendoti così….”
    
    “Ci siamo. Iniziano già da ora le gelosie. Speriamo bene”
    
    Lidia ha anche pensato che quando lui esce o va in giro per lavoro con le sue amanti segretarie non sembra essere così geloso “Chissà perché lo è con me! Boh!”
    
    Per accontentare Corrado, Lidia ha indossato un leggero spolverino nero che aveva lì a portata di mano.
    
    Durante il tragitto lui la guardava furtivamente mentre lei era attenta alla strada incurante di ciò che lui pensasse e guardasse; lei aveva voglia di fare qualcosa di trasgressivo. Fino all’arrivo è rimasta zitta.
    
    Il parcheggio non era lontano dalla loro abitazione e dopo un quarto d’ora circa erano in quel viale. Appena lei ha riconosciuto il luogo ha guardato l’orologio per darsi un’idea della eventuale presenza di clienti per le puttane che frequentavano la zona.
    
    Erano le 22, faceva ancora abbastanza caldo ed a ...
    ... quell’ora si era già fatto buio.
    
    Corrado ha portato l’auto mettendola nel parcheggio vicino alla rete di recinzione proprio sotto un lampione dalla luce fioca.
    
    Da quella posizione si potevano vedere molti camion e Lidia ha fatto notare che non c’era neanche un’automobile.
    
    Al marito venne da dire “Vedi che non viene nessuno!”. Il tono era quello di una persona che supponeva quella situazione e che aveva constatato che in effetti era così come pensava.
    
    Intanto erano passati poco più di venti di minuti e lui sembrava sereno mentre lei era nervosa ed emozionata.
    
    “Che dici Corrado? vuoi che faccia un po’ di scena? Non mi dirai che sei ancora geloso!“ ha detto Lidia con aria di presa in giro.
    
    Con grande sorpresa di lei, Corrado ha sbottato “Che aspetti! Siamo venuti apposta no?“ con tono indispettito.
    
    Era ciò che Lidia voleva. Finalmente poteva togliersi qualche soddisfazione. È scesa dall’automobile, si è quindi levata lo spolverino, stando seduta sul sedile ha appoggiato piedi sul piazzale tenendo le gambe fuori fino a scoprirle fino alla coscia sopra le autoreggenti nere nella speranza che qualcuno le notasse.
    
    La delusione è stata grande: nessuno l’ha notata e lei ha pensato che forse non era la serata giusta.
    
    Dall’altro lato del parcheggio non molto lontano da dove si erano fermati, un venditore ambulante con il suo mezzo offriva bibite e panini farciti che potevano anche essere consumati seduti intorno a dei tavolini che l’ambulante aveva predisposto ...
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