1. La Storia di Monica – Cap. 1.3 – Daniela e Nadia


    Data: 19/04/2019, Categorie: Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... ti può proteggere dalle invidie dei piccoli, ma non certo da una troia come Nadia, che sino a quando non capirà che sei inoffensiva, non ti darà tregua.’
    
    ‘Ma Daniela &egrave con lei da mesi !’
    
    ‘E’ vero come lo &egrave che &egrave una ragazza la cui famiglia &egrave molto legata a certi ambienti, e che quindi a suo modo serva a Nadia per incrementare la sua clientela.’
    
    ‘Va bene ma come dovrei comportarmi, insomma con Manlio &egrave stato facile visto che sapevo come muovermi.’
    
    ‘Semplice, tu falle capire che sei disponibile, il resto verrà da se.’
    
    Mentre tornavo a caso non riuscivo a smettere di chiedermi a quanti compromessi stavo scendendo per mandare avanti la mia carriera. Perch&egrave se da un alto con Manlio non mi sentivo sporca, adesso dovevo andare a letto con una donna che non mi piaceva per nulla, solo per non farmi ostacolare da lei.
    
    L’occasione per sistemare la situazione si presentò molto presto, nella sua forma più consueta : la preparazione dei fascicoli per una causa.
    
    Non appena udii che lei e Daniela erano indietro con una documentazione, mi feci avanti offrendomi volontaria per fotocopiare e mettere in ordine tutte le carte necessarie.
    
    Così mentre Daniela faceva avanti e indietro verso la fotocopiatrice, io rimasi nell’ufficio di Nadia a sistemare i documenti, stando sempre in piedi china sulla scrivania e sculettando ad ogni occasione.
    
    Notai che lo sguardo di Nadia cambiò ben presto, passando dalla sua solita freddezza, ad uno ...
    ... molto più ‘interessato’ e poco discreto. Fingendo d’aiutarmi mi sfiorò diverse volte, ed io non feci mai nulla per allontanarmi, anzi sorridevo ad ogni contatto senza però diventare mai troppo provocante.
    
    Solo quando ogni documento fu a posto, m’appoggiai col sedere sulla scrivania e alzai la gonna con la scusa di sistemarmi le autoreggenti.
    
    Nadia non perse un secondo e s’avvicinò a me per passare un dito nella scollatura della mia camicetta, partendo dal colletto e fermandosi sopra il primo bottone che era ancora chiuso.
    
    ‘Sei molto brava con i documenti.’ mi disse quasi sfiorandomi col viso ‘Ma non credo che le tua abilità si fermino alle carte.’
    
    ‘Troppo gentile, ho fatto solo un favore ad una maestra.’ le risposi sorridendo ma senza spostarmi di un millimetro.
    
    Lei mi aprì un paio di bottoni della mia camicetta, e quando vide che continuavo a rimanere immobile, slacciò quelli che erano ancora chiusi e scoprirmi quindi la pancia.
    
    ‘Hai davvero un bel seno.’ mi sussurrò all’orecchio.
    
    Non potevo più rimanere ferma, così spostai la testa quel tanto che bastava per far si che le nostre labbra si toccassero anche se per un solo attimo.
    
    A quel punto Nadia non ebbe più freni, non solo fece passare una mano dietro la mia testa per potermi baciare con maggior calore, ma con l’altra mi scoprì un seno che divenne il centro delle sue attenzioni.
    
    La sua bocca divenne quasi una ventosa sul mio capezzolo, che tirò tanto da farmi quasi male, anche se allo stesso tempo ...
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