1. Office!!!


    Data: 19/04/2019, Categorie: 69, Cuckold Dominazione / BDSM Etero Autore: Zorrogatto, Fonte: RaccontiMilu

    ... impaurito, si sedette sull’alto sedile e chiuse la portiera, mentre lui avviava la station wagon e si cominciava a seguirli, ringraziando il cielo che il SUV procedesse ad un’andatura moderata.
    
    Flavio, nel frattempo, seguiva la Porsche e si arrovellava sul motivo di quello strano invito da parte del principale: l’Ingegnere era un uomo alto, piacente, col viso cotto dal sole ed un fisico che si intuiva muscoloso. Le tempie appena brizzolate ed il naso sottile ma leggermente a becco, insieme ai grandi occhi verdi, rendevano in suo aspetto simile a quello di un pirata, ad un rapace.
    
    Non capiva quello strano ed improvviso invito e rifletteva anche sulla suddivisione tra i due veicoli…
    
    Per un attimo, la sua mente valutò -con terrore!- che volesse insidiare Elena (che &egrave accettabilmente una bella donna, d’accordo, ma un tipo così DOVEVA esser pieno di belle donne!) e che lei, fedelissima com’&egrave, rifiutasse le sue avances… Non riusciva a decidersi su quale delle due ipotesi fosse più angosciante.
    
    Quando dio volle, il viaggio finì nel piazzale di una villetta, accanto alla cui porta una discreta insegna annunciava che quello era il ‘Ristorante Valona’.
    
    Flavio vide la Cayenne andare ad occupare un posto libero in mezzo ad altre auto di lusso (riconobbe altri grossi SUV mescolati ad importanti berline e sportive alte meno di un metro!); considerò tristemente la sua Astra ed andò a parcheggiarla nell’angolo più lontano, all’ombra di un colossale Range ...
    ... Rover.
    
    Dopo averla debitamente chiusa, trotterellò verso l’ingegnere e ed Elena, che lo attendevano quasi davanti all’ingresso.
    
    Alla luce dei due lampioncini accanto all’ingresso, Elena appariva particolarmente affascinante, pur col semplice abitino giallo a fiori sul rosa.
    
    L’ingegnere, invece, sembrava splendere di luce propria, con la giacca azzurra sulla camicia bianca sapientemente sbottonata e pantaloni blu scuro.
    
    Lui, invece, con spiegazzati pantaloni beige ed una polo color vinaccia che denunciava il debordare della sua pancia oltre la stretta cintura, era decisamente poco adeguato al locale.
    
    Comunque, rispose al cenno imperioso dell’ingegnere e li seguì oltre la soglia, notando appena che il braccio dell’uomo cingeva la vita della sua Elena e che lei non dava mostra di sottrarsi al contatto.
    
    Entrarono nel locale e la luce attenuata faceva risaltare i candelieri a tre fiamme che sormontavano ogni tavolo, apparecchiato con raffinata eleganza e poco meno della metà di essi erano occupati, quasi tutti da una coppia, a parte un tavolo dove cinque uomini erano intenti in quella che sembrava una cena di lavoro.
    
    Quello che, evidentemente, era il proprietario li accolse con un grande sorriso ed un abbraccio per l’ingegnere: ‘Aurelio carissimo! Che piacere rivederti!’
    
    Felice dell’accoglienza, Corsini, ricambiò l’abbraccio e chiese all’uomo, Sasha, di condurli al loro tavolo.
    
    Si accomodarono ad un tavolo in fondo e l’ingegnere si accomodò spalle alla parete, con ...
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