Cornelia - La Seconda Notte di Piacere
Data: 15/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Alba6990, Fonte: EroticiRacconti
“Vedo che i tuoi timori sono svaniti.” esordì Angelina osservando Cornelia, mentre si incamminavano a passo svelto verso le stanze del Re. Ed effettivamente era così: lo sguardo, il passo e l’aura della concubina sembravano essere cambiati quasi radicalmente dal giorno prima.
Dacché non riusciva nemmeno a concepire l’idea di giacere con un uomo che non amava solo per fare prole, il suo corpo e la sua mente sembravano bramarlo. Cornelia non comprendeva affatto. Razionalmente, una parte di lei era conscia di questo improvviso cambiamento dentro di lei e lo accettava, un’altra parte non se ne capacitava e arrivava quasi a vergognarsene.
“Sì, Angelina. Non so...non so spiegarmelo. È come se...come quando si mangia un cucchiaio di miele: così dolce, così buono che non puoi fare a meno di prenderne un’altra cucchiaiata. E poi un’altra. E un’altra ancora. In men che non si dica, hai finito il vasetto.”.
Cornelia camminava velocemente, i suoi piedi scalzi sembravano volare sul pavimento di pietra e Angelina faticava a starle dietro.
“Sono davvero contenta per te! Con questo tuo desiderio sprizzante, non ci vorrà niente a dare a Sua Maestà un erede! Se sei fortunata, sarà addirittura un maschio!”
Cornelia rallentò leggermente il passo, incuriosita da quest’ultima esclamazione: “In che senso, Angelina?”
“Cosa?”
“Hai parlato di un erede maschio come qualcosa di unico. Ma già quattro o cinque concubine le ho viste gravide di qualche mese. Magari saranno loro a ...
... portare in grembo il prossimo Sovrano.”
“Oh no, Cornelia. Loro aspettano solo femmine.”
La concubina si fermò: “Ma...come fate a saperlo? Non è possibile scoprire qualcosa di simile prima della nascita!”
Angelina alzò gli occhi al cielo e si colpì la fronte con il palmo della mano: “Perdonami, effettivamente tu non puoi saperlo.”
“Cosa?”
“Nel Castello, ormai da anni, abita un’Incantatrice.”
“Un’Incantatrice?! Cosa ci fa qui?” Cornelia era visivamente allibita. Le Incantatrici erano donne bellissime e immortali, maghe potentissime che vivevano nel fitto delle Radici di Muschio, una rigogliosa foresta che si estendeva per chilometri e chilometri. Correva voce che quella foresta fosse infinita.
Vedere un’Incantatrice al di fuori di Radici di Muschio era, se non raro, quasi impossibile. A loro non piaceva la civiltà, il vivere a stretto contatto con gli umani. I contatti tra le due specie avvenivano solo e unicamente se un essere umano volesse servirsi della magia.
Mentre rifletteva su ciò, Cornelia sentì nell’aria quel dolce profumo di miele, lavanda e cannella.
“Nessuno sa il motivo per cui un’Incantatrice risiede a palazzo. Si presuppone che le sue Arti curative siano miracolose e grazie alla magia riesce a sentire il feto nel ventre delle dame.”
La parola “ventre”. Cornelia non aveva sentito altro. Il profumo la stava chiamando, riusciva quasi a scorgere la scia invisibile provenire dalla camera del Re. Il suo sguardo si fece più vispo.
Angelina ...