1. Ho riempito mia zia


    Data: 11/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: nik, Fonte: RaccontiMilu

    ... mano. Dovevo fare piano, volevo che mi sentisse ma doveva essere un atto molto velato. Mi stavo facendo una sega ma l’unica cosa che volevo che lei sentisse era la coperta che si muoveva. Ero eccitato che gli sarei saltato addosso.
    
    Mi sono sborrato addosso e ho riempito il pigiama. L’ho tolto e sono rimasto in canottiera. Lei in questo tempo non ha fatto nessun movimento, come se stesse dormendo. Dopo 20/30 minuti che avevo finito la sento che si gira a pancia in su.
    
    Mi sembra di capire che avesse portato una mano sulla figa, ma penso anche che essendo eccitatissimo stessi fantasticando su di un fatto impossibile. No. Sento dei movimenti, sono quasi sicuro che si sta facendo da sola. Panico! che faccio? Aspetto 3/4 minuti e continuo a sentire dei piccoli movimenti.
    
    Devo aspettare, solo se ho pazienza riesco (forse) a farmela prima della fine della settimana.
    
    Il mio intento è quello di eccitarla il più possibile nei prossimi giorni. Se si sta facendo un ditalino devo bloccarla! Mi alzo dal letto e vado in bagno. Appena torno mi chiede ‘dove sei andato?’, ‘in bagno’ rispondo. Dopo mezz’ora dormiva.
    
    Questa sera sono riuscito nel mio intento.
    
    Il secondo giorno proseguiamo in casa con i lavori. Il mio pensiero è sempre fisso alla sera quando andiamo a dormire, riuscire a eccitarla e non permettergli di sfogarsi. Anche la seconda sera andiamo a letto, spegniamo la luce, ma mia zia vuole chiacchierare.
    
    ‘Senza televisione la sera…’ dice, ‘e si ormai siamo ...
    ... abituati cosi’, parliamo un po poi mi dice che è stanca e vuole dormire. Aspetto un po’ e poi ricomincio la scenetta della sera precedente. Questa volta azzardo, gli faccio sentire il braccio che si muove e quando mi esce il fiume qualche gemito mi e’ scappato. Da lei nessun movimento.
    
    Dopo un po mi metto a dormire anche io. Il giorno seguente mia zia non trattiene qualche battuta, mentre stavamo imbiancando l’ingresso dice, non so se rivolta a me o se tra se e se, ‘questa notte sembrava ci fosse il terremoto’.
    
    Poi più tardi ‘ti sei addormentato subito ieri sera?’ e io ‘no zia, sono stato sveglio un po’. A quel punto una sua battuta mi fa capire che eravamo al momento buono. Mi dice ‘anche io non riuscivo a dormire, sono stata sveglia molto dopo che abbiamo finito di chiacchierare’. Tra me e me ho tradotto il discorso: ‘ti ho sentito mentre ti facevi una sega’.
    
    In quel momento ho capito che questa sarebbe stata la sera buona, dovevo prendere coraggio.
    
    La voglia di riempirla di sperma era tantissima. Troppa. Dovevo stare attento a non fare errori.
    
    Quella sera dovevo cercare di farmela ma allo stesso tempo, se lei mi avesse rifiutato dovevo avere ‘una via di fuga’. Dovevo dirle che aveva capito male le mie intenzioni.
    
    Viene la sera, vado a letto. Lei arriva e a differenza delle altre sere non si mette dietro per cambiarsi ma a fianco del letto, non potevo non vederla.
    
    Questa sera la camicia da notte è molto corta, copre per pochi centimetri il suo pelo. Mentre si ...