1. Alessandra, una pornostar rapita e fottuta in un f


    Data: 06/04/2019, Categorie: Hardcore, Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... avvicinare a me e cominciai a spomparli entrambi, finche uno dei due decisa di incularmi.
    
    Una doppia penetrazione l’avevo già provata, ma non con due cazzi cosi grossi, e fu cosi che mi ruppero letteralmente il culo. Vi dico cosi perche non appena finirono di scaricare sborra nel mio culo, si sfilarono e mi uscì una copiosa quantità di sangue che mi bagnò anche le calze.
    
    Voi non immaginate minimente che soddisfazione. I tre fratelli decisero di tamponarmi il sangue con una trovata geniale. Presero il mio perizoma e me lo ficcarono tutto in culo, a mo di tappo. A me piaceva troppo essere trattata cosi e li lasciai fare.
    
    Mi chiesero di non cambiarmi le calze ed andare in giro cosi. Chissà cosa poteva pensare la gente mentre camminavo che avevo le calze bianche macchiate da qualche goccia di sangue……….cmq ci salutammo limonando un po con tutti e tre….scesi dal furgone e mi furono regalate 10 paia di calze di tutti i colori, a patto che andassi da loro a fargli vedere come mi stavano. Cosa che feci regolarmente tutti i giorni ricevendo lo stesso trattamento.
    
    Sentirmi con il culo letteralmente spaccato con il perizoma ficcato dentro mi eccitò particolarmente al punto tale che andai ancora in giro per la città per un'altra oretta.
    
    Arrivata a casa me lo sfliai e presi un piatto poggiandolo per terra. Mi ci accovacciai sopra e cagai tutta la sborra che mi avevano lasciato dentro. E non immaginate nemmeno quanta era….la leccai tutta e mi misi a ...
    ... dormire….
    
    Giulia
    
    Giulia camminava al centro della stanza, in penombra; una sola luce, fioca, illuminava i contorni del letto e della poltrona. Attendeva. Le dita della mano schioccavano ad ogni passo e segnavano l'attesa.
    
    Ogni volta era così: lei arrivava prima e aspettava, ma quella'attesa era magica, preludio del loro momento intimo, lontano dal mondo.
    
    Quella volta, però, Fulvio le aveva fatto una richiesta speciale: "Entra nella stanza, accendi solo l'abat-jour, apri le tende e resta seduta sulla poltrona senza muoverti fino a che non arrivo io. Quando entro, non alzarti, non fare niente... Resta in silenzio... Fidati di me"
    
    Giulia non aveva ancora ceduto... continuava a camminare su e giù per la stanza, camicia bianca e tailleur grigio. Come aveva chiesto lui. Calze autoreggenti, decolletè nere alte e biancheria bianca in pizzo. Ma questo, Fulvio, non lo sapeva.
    
    Il pensiero che lui potesse entrare da un momento all'altro la eccitava e la teneva in tensione, quel misto di tensione.
    
    Guardò l'ora. 16:55... Fulvio stava per arrivare, era ora. Giulia si sedette sulla poltrona, dava le spalle alla porta e guardava solo la finestra. Novembre. Pioggia. Nebbia, Milano in lontananza... Le mani sul bracciolo, la gambe accavallate, sensualmente.
    
    La porta si aprì e la sua voce le arrivo diritta al cuore, come sempre... "Giulia, sono qui... Non ti muovere, chiudi gli occhi e non dire nulla". Si avvicinò alla poltrona e fece scorrere la sua mano sul collo di lei, fino a lambire la ...
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