1. La riconsegna del cellulare


    Data: 06/04/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PattyeFranco, Fonte: Annunci69

    ... abbiamo solo cercato nella rubrica per riuscire a rintracciarti”, Luca nuovamente intimidito, convinto forse che Franco non sapeva, gli rispose: “No niente, solo cose che non ricordavo di avere sul cellulare, ma tutto apposto, ci mancherebbe”. Io ero sempre più trepidante, non vedevo l'ora di sentirmi presa dalle attenzioni di Luca, ormai era diventato un desiderio fisso.
    
    Con la scusa del caldo, gli chiesi se non c'era altro posto dove andare per stare un po' più al fresco e che ero stanca di restare in quel bar.
    
    Luca propose con decisione, ma sempre timoroso nel dirlo: “L'unico posto dove ci può essere un po' di fresco è su dove eravamo quella sera a vedere i fuochi, li c'è sempre un po' di aria, è sicuramente più fresco di qua, sempre se a voi va bene”.
    
    Non ci pensai certo molto, riportarmi in quel fantastico posto, dove tanto avevo goduto pochi giorni prima, era una splendida idea, quindi gli risposi: “Ok! Per me va bene, ma tu magari preferivi restare qui a berti un'altra birra?” mi interruppe dicendo: “Non preoccuparti, per me va bene tutto, basta che siate contenti voi”.
    
    Ebbene senza più altre parole, Franco entrò a pagare le birre e si prese altre bottiglie da portare via, nel caso ci fosse venuta sete.
    
    Devo ammettere che ero trepidante di arrivare al più presto in quel prato, parcheggiammo vicino al posto. Presi la coperta dal baule e andammo dritti a distenderci nello stesso punto di quella sera.
    
    Era già buio e non c'era assolutamente nessuno in ...
    ... zona, porca miseria non ne potevo più, non vedevo l'ora di sentirmi le mani di Luca accarezzarmi il corpo, di sentirmi osservata da lui completamente nuda. La luna faceva abbastanza luce per permettere di vedere qualcosa.
    
    Appena distesa la coperta, ci accomodammo e subito stappammo le birre, bevendole tanto volentieri. Arieggiava un filo di imbarazzo, Luca non sapeva certo come comportarsi, ma io aspettavo solo che fosse lui ad iniziare ad accarezzare il mio corpo, volevo che fosse lui a spogliarmi.
    
    Mi venne anche un certo dubbio, la sua poca esperienza in fatto di sesso, mostrava a momenti, segni di timidezza. Naturale in una situazione del genere che in Luca potesse nascere questo tipo di insicurezza. Quindi mi sdraiai sulla coperta, piegando una gamba, così che la gonna scendesse scoprendo tutta la gamba.
    
    Che strana tensione avevo dentro, aspettavo solo la sua mossa, che finalmente arrivò con il suo ineccepibile rispetto. Infatti mi chiese: “Posso accarezzarti una gamba? Non vorrei essere inopportuno. Dopo quella sera non riesco a pensare che a quei pochi istanti in cui mi hai fatto accarezzare il tuo corpo, è stato tanto breve quanto intenso, non ci ho dormito per notti”, la mia risposta fu più che naturale e sfacciata: “Fai pure, non ti preoccupare, anche per me e stata una cosa strana, ma molto stimolante. Non è da me il gesto di quella sera” che tensione quando la sua mano si appoggiò sul ginocchio e lentamente scese fino quasi alla passera per poi risalire.
    
    E ...
«1234...9»