1. ESTATE VENETA


    Data: 31/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Voyeur Autore: SOGNATORE_2, Fonte: RaccontiMilu

    ... folle .
    
    Ci ritrovammo così quasi abbracciati mentre passeggiavamo nel paese dove si aveva l’albergo…..le ore passavano e
    
    “ Cosa dici? Fuori dal paese c’è una villa veneta che hanno trasformato in locale si potrebbe finire li la serata ascoltando buona musica da piano bar, e poi li si può anche fumare”
    
    La battuta era giusta così ritornammo in albergo a prendere l’auto, la mia auto. E qui quando vedesti la mia macchina rimanesti di stucco. Non era la classica tre volumi o un Suv, ma un auto due posti una spaiderina inglese bassa e priva di tettuccio. Ti mettesti a ridere,
    
    “ E io mi dovrei sedere li sull’asfalto da tanto è bassa? Non ho il vestito adatto con questa gonna un po’ aderente va a finire che metto tutto in mostra e poi porto le autoreggenti”
    
    La mia risposta fu laconica, ma è quello che voglio una bella donna va guardata e mostrata “
    
    Era si un complimento e nello stesso tempo un invito a scoprirsi e lo devo riconoscere, aveva il senso dell’umorismo, per un attimo tacque, mi aspettavo un nuovo tonante “ smettila!” e invece salì in auto. Naturalmente mostrando spudoratamente le gambe vista l’altezza dei sedili.
    
    LEI Non mi aspettavo una frase simile, frase che quasi mi stizzì, ma se il “ Signorino” voleva guardarmi le gambe lo avrei accontentato.
    
    “ Vuoi vedere le mie gambe? Pensa ho anche le autoreggenti, ti accontento subito, non sono da buttare anzi ……”
    
    E così dicendo mi sedetti in quell’auto mettendole in bella mostra, forse anche troppo per ...
    ... un momento si vide il biancore della mia carne tra il vestito e il ricamo delle calze ma mi sarei vendicata eccome mi sarei vendicata.
    
    E la vendetta avvenne in un attimo, una volta che lui si fu seduto sentiamo quello che lei disse:
    
    LEI – E no! Non mi sarei lasciata sfuggire una piccola vendetta e così quando si sedette anche lui ….da notare erano ancora nell’autorimessa dell’albergo…. mi piegai e in un attimo partì con una palpata alle sue palle. La scusa era buona e poi volevo sapere se era eccitato. Quei baci, il camminare assieme quasi abbracciati come due ragazzini mi faceva sentire sopra le nuvole..Ma come aveva detto lui ero una donna di carattere…allora
    
    “ Fammelo vedere, su, io mostro le gambe ma tu mi devi mostrare quello che hai nascosto”
    
    Ridevo, mi sentivo eccitata i baci tutto sommato mi avevano messo di buon umore. Non avevo perso la mia verve; scivolai con la mano sui suoi pantaloni, ora lo volevo, volevo vedere il suo cazzo e poi se io mi dovevo mostrare perché lui no? Aprì quella zip e lo ebbi in mano. Lo sapevo! Era eccitato come me!
    
    Lui spinse l’acceleratore e inserì la marcia, ora mi divertivo io e su quella piccola auto iniziai a segarlo.
    
    Proprio una bella coppia di adulti, lei con le gambe completamente scoperte semidistesa su quel sedile mentre con la mano allungata verso di lui gli teneva, anzi stringeva il suo cazzo.
    
    LEI. Lui guidava cercando di fare l’indifferente ma a tratti lo facevo irrigidire perché con l’unghia gli andavo a ...
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