1. Le porche vicende dei coinquilini francesi. Cap. I


    Data: 30/03/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Flame, Fonte: EroticiRacconti

    Milano giorni nostri…
    
    In una strada qualunque della Milano bene dei nostri tempi, un piccolo monolocale storico al settimo piano, aveva le finestre spalancate.
    
    -Béatrice, qu'as-tu fait?-
    
    -L'Omlette Bernard, l'omlette!-
    
    La casa, per poco, andava fuoco se non fosse stato per Emanuele, italiano, che condivideva con quei due scapestrati bohemian l'appartamento benestante.
    
    Se non fosse arrivato in tempo, non sarebbe riuscito a girare la manopola del gas, non sarebbe riuscito ad aprire il rubinetto d'acqua fedda e passarci sotto la padella fumeggiante. Non sarebbe riuscito ad aprire le finestre di tutto l’appartamento e di certo, non si sarebbe trovato davanti una scena surreale quanto erotica : Bèatrice nuda sul letto. Non se la toglieva dalla testa, neanche dopo la doccia e, un' accurata, quanto gradevole masturbazione. Quel corpo dalla pelle candida, dalle curve perfette e armoniose, quelle gambe lunghe, piegate, quei piedini affusolati che poggiavo sul materasso. Aperta davanti al suo artista: Bernard, con una sigaretta che pendeva dalle labbra, un ciuffo scompigliato a corpirgli mezzo volto, la stava ritraendo nella sua intimità di donna. Quando li aveva sorpresi il francese aveva imprecato, Bèatrice si era sollevata di scatto, non per pudore si intende, ma solo in quel preciso momento si ricordò delle omlette.
    
    -Ci ho pensato io!- fece Emanuele riuscendo ad evitare quel corpo da ''mille e una notte.''
    
    -Oh Emanuele… tu sei il nostro salvatore… mon cherie!- ...
    ... sembrava una gatta, questo pensò l’italiano, una gatta bugiarda.
    
    Li aveva lasciati a litigare come due scolaretti.
    
    Ma partiamo da zero: cosa faceva un italiano di un piccolo paesino del sud Italia,in un appartamento storico nel cuore di Milano? molte erano le ipotesi, ma quella che più si avvicinava alla loro storia era: la cordialità. L'annuncio in bacheca all’università non era passato inosservato al ragazzo, solo dopo però, gli si spalancarono gli occhi sul perché della loro bontà, ma di questo ne parleremo man mano nella storia. Ora dobbiamo solo mettere a fuoco i personaggi:
    
    -Bernard : pseudoparigino nato e cresciuto nelle balineue della capitale. Aveva il classico fascino dello stronzetto francese con la puzza sotto il naso -a causa di un cambiamento repentino nella sua vita.- Capelli ricci e sempre scompigliati scuri come gli occhi. Fisico prestante, senza essere eccessivo.
    
    -Bèatrice : la gatta ammaliante. Lunghi capelli corvini, lisci come la seta, sguardo conturbante e di un colore a dir poco magnetico. Fisico provocante e morbido. Nata e cresciuta nel XVIII arroddisment della capitale, il centro della cultura francese, dove importanti artisti si erano plasnati e hanno fatto della stessa città la Belle Époque.
    
    Ma come si sono conosciuti?
    
    Si era ipotizzato a legami di sangue; lineamenti delicati del viso facevano intendere ai più una stretta parentela, per non parlare del classico nasino alla francese. Loro due insieme, formavano la coppia perfetta ...
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