1. Gli amici a questo servono


    Data: 22/03/2019, Categorie: Cuckold Etero Autore: MarcoB, Fonte: RaccontiMilu

    ... il capezzolo in bocca con delicatezza, mentre con la mano toccava il bel seno grande e duro e lo palpava e lo stringeva. Dopo un po’ volle succhiare anche l’altra tetta. Anna cercò di resistere un po’, ma poi cedette.
    
    Senza smettere di succhiare, Andrea smise di stringere il seno e lasciò cadere la mano sulle gambe di Anna. Dapprima vicino alle ginocchia, poi all’interno delle gambe, la mano saliva su verso il tesoro. Finchè Anna lo apostrofò: “Andrea smettila! Togli quella mano dalle mie gambe. Sei un bambino cattivo. Ti ho dato il dito e ti prendi la mano”
    
    Ma Andrea non se ne ebbe ad intendere. Anzi. Continuò il suo percorso verso la figa. E Anna intervenne ancora: “Andrea ti ho detto di smetterla! Togli subito quella mano, altrimenti mi arrabbio e tipianto qui.”
    
    Ma Andrea non smetteva ed era, ormai, arrivato sotto la gonna. Quando Anna si lamentò ancora, lui replicò: “Ma cosa faccio di male. Sto cercando di calmarmi” e guadagnò ancora qualche centimetro. Anna da parte sua, temeva di svegliare suo marito che si sarebbe certamente arrabbiato ocn Andrea e si sarebbe rotta l’amicizia.
    
    Quando cominciò ad armeggiare con il perizoma per entrare nel la figa, Anna si arrabbiò: “Ma insomma, basta, Andrea. Dove vuoi arrivare? Togli immediatamente la mano” Profferì queste parole senza alterarsi, senza alzare la voce, sicchè Andrea ebbe l’impressione che non fosse proprio arrabbiata. E quando lei protestò ancora, Andrea rispose serafico: “ma cosa facciamo di male. Marco ...
    ... dorme della grossa, tu mi stai facendo da mammina ed io mi calmo sempre più”
    
    “Alla mamma non si mettono le mani sulle mutande per cercare di toglierle!” rispose secca Anna
    
    “Ma smettila, Anna – passò all’attacco Andrea – ti ho baciato prima e ti è anche piaciuto. Non fare la verginella”
    
    “Ma quale verginella! Semplicemente non sta bene che tu abbia le mani lì. E poi … finirai con il rompermi le mutande!”
    
    “E, allora, se non vuoi che le rompa, toglile da sola.” Fu abile Andrea a spostare l’attenzione dalla mano sulla figa, alle mutande che si potevano rompere.
    
    Anna rispose: “Va bene, le tolgo io, ma tu mi devi promettere che non mi toccherai la passerina”
    
    “Va bene – rispose Andrea – te lo prometto”
    
    Anna si alzò in piedi e con entrambe le mani alzò la gonna, afferrò i lembi del perizoma e lo abbasso, come quando doveva fare pipì, fino a metà coscia. Poi si risedette.
    
    A quel punto si svegliò Marco, che un po’ stonato dal sonno, faticò a capire cosa stesse succedendo anche perché, divenuto buio fuori e non avendo nessuno acceso la luce, la stanza era completamente al buio. Né Anna ed Andrea si accorsero del risveglio
    
    Andrea infilò di nuovo la mano tra le cosce e non riuscendo a far scorrere la mano disse: “Non così strette. Apri un po’ le gambe, Anna.”
    
    Anna le aprì e Marco si svegliò del tutto: Cosa stava succedendo? Sembrava un brutto sogno. Anna non voleva che Andrea le infilasse la mano sulla figa e per impedirglielo abbassa il perizoma. Era inutile ...
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