1. La migliore amica della mia ragazza (prima parte)


    Data: 11/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: lordweb, Fonte: Annunci69

    Era stata una giornata lavorativa devastante. Riunioni, telefonate, problemi, incazzature e, come se non bastasse, anche il capo che rompeva i coglioni. Ma finalmente era finita. Avevo solo voglia di tornare a casa, buttarmi sul divano e, magari, farmi fare un bel pompino dalla mia ragazza.
    
    Le mandai un messaggio su WhatsApp “Amore sto tornado, sono distrutto! Ci vorrebbe solo la tua fantastica bocca per rimettermi in sesto!”. Passai poi la mezz’ora di viaggio necessaria per tornare a casa immaginando cosa avrebbe indossato al mio arrivo. Sapeva che io adoravo la lingerie ed i vestitini sexy, quei vedo non vedo che sono anche più arrapanti del nudo stesso. Indosso a lei erano poi da infarto.
    
    Paola era una tipica bellezza mediterranea: un metro e sessantacinque di altezza, mora, formosa, un bel culo rotondo che urlava “schiaffeggiami”, una quarta abbondante di seno in cui sprofondare la testa e il cazzo e poi aveva quel viso: dei lineamenti decisi ma dolci e degli occhi marroni, scuri e profondi che ti facevano già immaginare tutte le meraviglie che quella ragazza aveva in serbo per te. Bastava che la guardassi in volto perché mi venisse un’erezione.
    
    Preso da tutto questo fantasticare, quasi non mi accorsi di esser già arrivato alla mia fermata. Scesi al volo dal tram e cercai di nascondere l’uccello già gonfio nei pantaloni mentre camminavo verso casa. Presi il telefono per controllare se mi avesse scritto qualcosa, un’anticipazione o una di quelle sue foto da ...
    ... porca che spesso mi inviava, ma niente. Il mio messaggio era stato recapitato ma non letto.
    
    Tutte le mie fantasie, le mie aspettative sul mio ritorno a casa stavano di colpo vacillando. Immaginai che forse non fosse in casa, che fosse uscita e non avesse sentito il telefono, ma il mio cazzo ancora duro non voleva contemplare tale possibilità.
    
    Accelerai quindi il passo, sperando che stesse già indossando quel fantastico body che aveva comprato da poco, ma temendo che una volta arrivato a casa avrei dovuto solo farmi una sega.
    
    In un attimo salii le tre rampe di scale, non persi nemmeno tempo ad aspettare l’ascensore, aprii la porta di casa e la chiamai “Amore ci sei?”. Subito arrivò la risposta dalla cucina “Si amore, sono qui”. Una gioia mista ad eccitazione mi avvolse, forse non aveva letto il messaggio ma era in casa ed il mio pompino stava per arrivare.
    
    Mentre chiudevo la porta sentii però un’altra voce arrivare dalla cucina, entrai e mi si palesò la brutta sorpresa. La mia ragazza non era sola in casa. Sedute al tavolo davanti a due tazze di the c’erano Paola e la sua migliore amica, Michela. La disillusione prese il sopravvento, quelle due erano capaci di passare giornate intere a parlare e, in quei momenti, Paola quasi si dimenticava di tutto il mondo intorno a sé, me compreso.
    
    Salutai Michela, mi avvicinai a Paola per darle un bacio e lei mi chiese “Com’è andata la giornata?”. Le risposi “È stata pesante, ti avevo mandato anche un messaggio…” e lei “Scusa, ...
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