1. Tranello


    Data: 18/03/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... sono cotta a puntino, pronta per essere immolata sull’ara del sesso. Sono sconcertata, divisa da sentimenti contrastanti.
    
    Mi fanno alzare: sono incerta sulle gambe per la forte tensione e il vino. I due
    
    mi sostengono da sotto le ascelle e decisamente mi guidano spingendomi, attraverso una
    
    ripida scala di pietra, al piano superiore fino ad una stanza pavimentata con mattonelle di cotto rosso, arredata sobriamente con un letto in ferro battuto un po’ demodé, un comodino di legno. C’è odore di antico, ma non è sgradevole.
    
    Le persiane sono accostate, il sole del caldo pomeriggio filtra fra le stecche. Il pulviscolo danza indifferente. Il sudore mi cola lungo la schiena, e non tanto per il caldo.
    
    – Ora fai quello che ti diciamo senza storie e vedrai, che troia come sei, alla fine ti piacerà il trattamento.
    
    Mi ordinano, con un tono che non ammette repliche, di spogliarmi in corrispondenza delle lame di luce, che filtrano dalle persiane. Loro mi guardano in silenzio. Mi toccano le
    
    mie grosse, morbide tette, mi fanno assumere alcune posizioni, per mettere in evidenza parti
    
    del mio corpo. Commentano favorevolmente il mio bruno vello pubico. Mi sento un oggetto, ma ciò non mi dispiace, nonostante tutto. Questa esibizione obbediente ai loro comandi finisce con l’eccitarmi. Forse in fondo sarà più eccitante farlo con due. All’improvviso Franco mi afferra da dietro e mi immobilizza. E’ fortissimo ed è inutile oppure resistenza. Mi spavento quando i due mi legano ...
    ... al letto, gambe e braccia divaricate. Franco indugia, osserva minuziosamente ogni particolare del mio corpo. Escono dalla stanza in silenzio.
    
    Mi lasciano così, per 20 minuti, circondata dal silenzio della campagna, con il risultato di accrescere la mia umiliazione e inquietudine. So di essermi messa in un guaio molto grosso. Vorrei chiamare aiuto, ma è inutile.
    
    Rientrano in stanza. Le prime parole che pronunciano, non aumentano di certo il mio ottimismo. Mi vien anzi da piangere, ma orgogliosa mi trattengo.
    
    – Ora sei nostra, e soddisfaremo tutte, proprio tutte, le nostre voglie, – ghigna Franco.
    
    Sono in balia di quei due maschi infoiati, e non so cosa decideranno di fare di me.
    
    – Cosa volete da me?”- la mia voce trema.
    
    – Lo vedrai, dottoressa Alice, bellissima e porca.
    
    – A proposito, –
    
    mi dice Nicola,
    
    – l’averti scopato al congresso mi ha reso famoso fra i miei colleghi . Le foto scattate all’evento, hanno messo in evidenza che bella preda calda, sei stata. Ho raccontato di quella notte, di come ti sei comportata. Ho dovuto soddisfare la
    
    morbosa curiosità dei colleghi, raccontando i minimi particolari, perfino le tue parole, mentre raggiungevi l’orgasmo. Ora tutti ti conoscono per quella puttana che sei.
    
    Nicola mi dice questo per
    
    umiliarmi ulteriormente.
    
    Franco comincia a leccarmi la figa umida e odorosa.
    
    – Ce l’hai bagnata fradicia, si vede che gradisci la situazione. –
    
    Mi succhia e beve tutti gli umori vaginali, giocando col mio ...
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