1. Nonne troie parte 4


    Data: 18/03/2019, Categorie: Incesti Autore: Key7, Fonte: EroticiRacconti

    ... essere pulitissime per non prendere le malattie dicono.
    
    Io lo faccio ubbidiente ma confesso che prima mi faccio anche una veloce sega eccitato dal loro involontario spettacolo....ogni sera.
    
    A scuola perdo un po’ i contatti con i compagni. Sono sempre stato un allegrone amicone di tutti ma in questo periodo vado in classe quasi come un automa, studio quel minimo per cercare di passare e, pensa un po’, mi studio centimetro per centimetro le gambe delle prof quando hanno la gonna.
    
    Le nonne vivono in una frazione abbandonata su una collina a tre km da tutto. Sono una trentina di abitanti che vivono quasi a se stanti anche se sono solo una frazione. C’è un bar, anche se è miserissimo, il giornalaio, il tabaccaio e il panettiere ma per il resto, se si vuole un segno di civiltà bisogna farsi tre km... a piedi perché io non ho la macchina.
    
    Abbiamo un veicolo, appartiene a zia Olga che delle due è l’unica patentata. Una 500 con dieci anni di vita e meno di 15.000 km. Là si usa solo per occasioni speciali: andare ai funerali, andare ogni 15 giorni al supermercato a fare la “spesa grossa” è una volta al mese per andare in una cascina da alcuni conoscenti a prendere roba fresca tipo vino, salumi ecc....
    
    L’unica volta in cui zia ha fatto una eccezione è stato quando l’ho usata per fare l’esame della patente. Mi ha accompagnato, ho fatto la mia bella figura con l’istruttore seduto dietro e la zia al mio fianco e mi sono portato a casa la mia bella patente.
    
    Ho chiesto due ...
    ... volte a zia se potevo usare la macchina per andare a fare un po’ il figo con gli amici ma mi ha detto no. Dice che ha paura che mi faccia male.
    
    La guida quindi diventa mia prerogativa solo per andare a fare la spesa, alla fattoria o quando ci dobbiamo davvero spostare per il resto vado ancora a scuola col bus giallo dei bambini, torno a casa e studio.
    
    Quando non studio gioco a pallone.
    
    Quando non gioco a pallone mi faccio un mare di seghe.
    
    Per farmi le seghe, ovvio, spio le due nonnine.
    
    Spiarle mi fa sentire sporco, sborro ma poi, a volte me ne vergogno.
    
    Ad esempio al pomeriggio, subito dopo pranzo, quando le due nonnine per digerire fanno una passeggiata fino in fondo al bosco. Siccome sono vecchie e stanche si portano dietro un seggiolino tipo quelli da picnic molto leggeri e pratici da tenere sotto al braccio.
    
    Io vado con loro....
    
    Camminiamo per un po’ fino ad arrivare ad una radura alberata e li aprono i due seggiolini ma siccome sono diciamo “belle grosse” non è che stiano proprio sedute composte.... Si siedono con le gambe belle larghe.
    
    Ed è li che io, che fingo di giocare a pallone, vedo tutto. Specie zia che non ha le mutande.... vedo davvero tutto!
    
    Anche qui, diciamo, non ci sarebbe nulla di male sono io il porco che sbircia come un maiale no?
    
    Si certo, sarebbe anche vero se non fosse che un giorno ho proprio visto che zia se la toccava. Aveva la mano sotto la gonna e ravanava che era un piacere.
    
    Magari si stava solo grattando un ...