1. Autobiografia di un Porno Star. Victor Mature. Mister ventiquattro centimetri. 2.


    Data: 17/03/2019, Categorie: Etero Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    2.Parte-
    
    La signora Whither.
    
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    -Signor Mature, piacere di conoscerla. Le anticipo che sarà un impegno di una certa durata editare il suo lavoro, ci dovremo vedere qui, nel mio ufficio...-
    
    -Piacere mio Signora Whither, è americana? Sembra così dal suo accento. Se preferisce parliamo in inglese, ho vissuto diversi anni a Los Angeles quando recitavo negli studios della Mission Control e poi a Las Vegas.-
    
    Lo guardo e lo vedo sotto una angolazione diversa, sa parlare e anche bene, allora non è vero che è solo... Oh dio! Devo smettere di pensare al suo... pene di ventiquattro centimetri! Sarà poi vero?
    
    Dovrò procurarmi un suo porno!
    
    -Signor Mature, ha modo di trasferirsi qui per il tempo necessario? So che lei abita in campagna, in Toscana, vero? Potrebbe usufruire di un nostro appartamento qui vicino, non è grande ma è confortevole. Che ne dice?-
    
    -Se devo ma preferirei una stanza in un albergo se è possibile, voglio piena autonomia.-
    
    -Non sarà limitato in nulla. Prevediamo una scaletta operativa, dei giorni della settimana che vanno bene a lei, diciamo degli incontri dal lunedì al venerdì? Rivedremo assieme il suo testo, sarà tutto concordato, vedrà.-
    
    -Allora va bene...-
    
    -Venga, le faccio vedere l'ufficio dove lavoreremo e poi faremo un salto all'appartamento, è proprio qui vicino.-
    
    Intanto penso a cosa fare del suo romanzo... ...
    ... leggiamo...
    
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    “E' mercoledì, oggi tocca il riordino della cantina, come sempre lei partecipa e dispone il da farsi e come sempre lo prende, sessualmente, quel suo odore di sudore, un forte afrore femminile, animalesco, è una cosa che lo eccita da morire, vero è che è perennemente eccitato e che non scopa da giorni ma mai ha tentato un approccio. Mentre solleva e sposta cartoni di vecchi giornali da una parte all'altra della cantina, lei fa altrettanto, ora cerca di alzare un cartone e di riporlo in alto, ma è pesante e rimane a mezz'aria.
    
    -Victor?-
    
    -Si?-.
    
    -Aiutami per favore.-.
    
    La raggiunge in un attimo e cerca di prendere il cartone, è costretto ad appoggiarsi a lei e lei non può non sentire la sua erezione, le leva il cartone e si sposta ma ormai è fatta, lei ha sentito la sua verga dura!
    
    Continuano il lavoro, fanno finta di niente, anche se lei non può evitare di mandargli un lungo sguardo interessato da sotto le sue lunghe ciglia.
    
    -Victor?-.
    
    -Si?-.
    
    -Stasera non vai in pizzeria, vero?-
    
    Fa un cenno di diniego.
    
    -Ti dispiace se finiamo il lavoro? Senza riprenderlo domani? E' talmente antipatico e ci riempie di polvere, poi puoi farti una doccia e cenare da me, che ne dici?-
    
    -Per me va bene-.
    
    Finiscono e risalgono, gli dice di fare la doccia nel bagno a pianterreno, obbedisce.
    
    Lei la fa invece nel bagno del primo piano e quando lui finisce la trova in cucina, in accappatoio, che sta trafficando con i fornelli. Intuisce che sotto l'indumento è ...
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