1. Claudia, la madre di anna


    Data: 15/03/2019, Categorie: Etero Autore: cd1948, Fonte: Annunci69

    Claudia, la madre di Anna
    
    Nel capitolo precedente ho raccontato di aver incontrato la madre di Anna brevemente. Era una bellissima donna, sulla quarantina.
    
    Le avevo fatto dei complimenti e si era lasciata sfuggire che il marito non la vedeva quasi più e non le diceva nulla.
    
    Il giorno dopo, ritornai da lei per farmi pagare per i lavori eseguiti in casa sua. Il marito era andato al lavoro ed Anna era andata a scuola.
    
    Quando arrivai, lei mi accolse in un accappatoio legato alla cintura, che lasciava vedere l'attaccatura del suo seno, i capelli avvolti in un asciugamano, evidentemente appena lavati.
    
    -”Buongiorno, prego si accomodi” mi fece, facendomi accomodare in salotto.
    
    -”Buon giorno, splendida signora” le dissi, facendola arrossire dal piacere.
    
    Mi accomodai su una poltrona e lei sul divano in fronte a me. Nel farlo, l'accappatoio si aprì alquanto, facendomi apprezzare le sue gambe fin quasi all'inguine, e le sue belle tette morbide. Lei si coprì subito, ma intanto ero riuscito ad ammirare le sue belle gambe e le sue splendide tette.
    
    -”Spero che il lavoro che ho fatto vada, bene, signore” esordii.
    
    -”Oh, si, va benissimo, ora non spande più” rispose, “mi scusi se non ho lasciato il denaro per pagare i suoi servigi a mia figlia. Almeno spero che Anna non sia stata la solita scorbutica con lei”.
    
    -”No, anzi, sua figlia è stata deliziosa, gentilissima. E poi, il fatto di non avermi pagato mi ha dato la scusa per venire a trovare una donna splendida ...
    ... come lei” dissi a mia volta.
    
    -”Oh, lei è sempre così gentile, mi fa sempre dei complimenti” fece, arrossendo.
    
    -”Ma è soltanto quello che vedo, una donna davvero speciale, così bella, giovane. Addirittura, non lo avessi saputo che Anna è sua figlia, avrei pensato che foste sorelle” dissi, sporgendomi in avanti.
    
    -”Non dica così, sono una signora di una certa età, sposata” fece, rossa come un pomodoro.
    
    -”L'età non conta nulla, la bellezza non ha nulla a che fare con gli anni. E poi, una certa maturità rende una donna bella come lei ancora più seducente” continuai, imperterrito, “ma dovrebbe essere abituata ai complementi”
    
    -”Oh, nessuno nota una donna ultra quarantenne” si schernì, “piuttosto, posso offrirle un caffè”.
    
    -”Grazie, molto gentile, accetto il suo caffè” replicai “ma, come ho detto, gli anni non contano. E lei è una donna molto attraente, questo suo schernirsi la rende ancora più seducente. E vedo che i complimenti le fanno piacere”.
    
    -”Lei mi confonde” fece, alzandosi, rossa in viso. Nel farlo, abbassandosi quel poco, le rividi il seno che cercava di nascondere e le si riaprì la parte bassa dell'accappatoio, mostrandomi ancora le sue splendide gambe.
    
    Si diresse in cucina.
    
    Io la seguii. Nel mentre prendeva la caffettiera ed il caffè dalla credenza, mi avvicinai da dietro e, posandole le mani sui fianchi, la baciai sul suo lungo collo. Lei ebbe un brivido e le venne la pelle d'oca.
    
    -”No, per favore, cosa fa ?” disse, rimanendo immobile.
    
    Le ...
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