1. La mia storia, quarto capitolo: fiorenzo


    Data: 06/03/2019, Categorie: Trans Autore: anatrav72, Fonte: Annunci69

    Dopo tanti anni, e pur abitando lui a Trento, ancora oggi mi capita di sentirlo al telefono quando scopo.
    
    Conobbi Fiorenzo una ventina di anni fa al cinema, si sedette dietro di me, io ero a metà di una fila verso il fondo della sala, con solo un body nero addosso, Mauro non c’era: in poco tempo le poltroncine intorno a me si riempirono e fui palpata, leccata, insalivata e penetrata da decine di dita, succhiai i cazzi che si alternavano nei posti accanto a me, detti spettacolo. Ricordo un uomo di circa 45 anni che si sedette proprio dietro di me, che mi sussurrava oscenità all’orecchio come se mi conoscesse, commentando quello che facevo e dandomi indicazione su cosa dovevo fare, quale cazzo segare, quale leccare, a chi dovevo dare il culo per farmi insalivare e infilare le dita. Non ricordo se mi palpò, se anche lui si tirò fuori il cazzo, se si segò mentre mi guardava: ricordo però che mi feci guidare da lui, riuscì ad eccitarmi come piace a me. Capii subito che non era una persona qualunque. Era Fiorenzo. :-)
    
    Gli feci cenno di seguirmi, mi alzai respingendo a fatica le mani di chi voleva continuare a palparmi, e mi diressi verso i bagni, eccitatissima. Camminando sculettavo, passai attraverso la sala, mi guardavano tutti: ero davanti alla prima fila, per andare ai bagni dovevo passare davanti allo schermo. Non mi rivestii nemmeno, solo col body nero, con i tacchi, feci la mia passerella sculettando e voltandomi per ammiccare a Fiorenzo, invitandolo a ...
    ... seguirmi.
    
    Una volta dentro il bagno lo aspettai sperando di potergli parlare, sola con lui, volevo capire perché mi eccitava in quel modo. Anche se lo sapevo già… aveva tutto quello che mi eccitava in un uomo: era maturo, guardone, porco e sapeva guidarmi. Ma non fu così: in breve il bagno si riempì di uomini eccitati e me li ritrovai intorno. Dovetti lavorare i cazzi in bagno, con le mani, il culo e la bocca, con la porta socchiusa e Fiorenzo che mi guardava. Ero eccitatissima e per lui dovetti essere indimenticabile.
    
    :-)
    
    Finito di scopare mi ricomposi e lo avvicinai. Cercavo di capire che tipo fosse: dalla parlata era del nord, da come si esprimeva era colto, da come si comportava gentile ma porco. Praticamente il massimo. :-)
    
    Mi disse che avrei dovuto lavarmi, ero piena di sborra appiccicosa dappertutto, e mi invitò a casa sua. Accettai e mi disse che stava presso un struttura di suore (!) e che era a Firenze temporaneamente (e qui mi dispiacque subito) e che era invece di Trento. Non mi disse né chi era, cosa faceva nella vita, né altro su di lui, ed io non gli chiesi nulla. Ma lo seguii.
    
    Arrivammo in macchina al suo alloggio, di cui non dirò nulla per discrezione: aveva un ingresso riservato, e fu una fortuna, viste le condizioni in cui ero, vestita da troia, tacchi, parrucca e addosso sporca di sborra ormai seccata. :-) Appena dentro mi feci una doccia e poi tornai da lui, che mi aspettava a letto, nudo con il cazzo in mano. Mi disse: “Mettiti in ginocchio accanto al ...
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