1. Il Mio Matrimonio Gay


    Data: 04/03/2019, Categorie: Erotici Racconti Gay / Bisex Trans Autore: Travsex, Fonte: RaccontiMilu

    ... futuro insieme. fu proprio lui a farmi la proposta di andare a sposarci in svizzera. la presi come una delle sue solite battutine stupide, ma vidi non rideva affatto. faceva seriamente. l’idea di avere finalmente un marito mi eccitava da morire. ne parlammo a lungo, e alla fine accettai la pazzia di quella proposta. Mamma doveva saperlo subito mi dissi, e l’uomo concordò di telefonarle, per annunciargli l’evento storico. era infatti una cosa assurda, mai in vita mia avrei pensato di sposarmi, con Uno che poteva per l’età esser mio padre. la pazzia e sempre stata quella che mi ha guidata, e cosi’ verso sera, prima che l’uomo se ne andasse, presi il telefono e chiamai Mamma. lei conosceva già Mauro, glielo avevo presentato Telefonicamente in varie occasioni,mentre facevo l’amore con Lui ovviamente. Feci il numero di Mamma, e mentre attendevamo gli squilli in vivavoce, chiesi all’uomo come pensasse l’avrebbe presa. lui era intenzionato ad andare fino infondo e portarmi all’altare mi disse, e questo mi bastava. quando Mamma finalmente rispose, la salutammo entrambi, e passammo subito al punto. “Mamma, Mi Sposo con Mauro, e stavolta Facciamo Seriamente” le ho detto a bruciapelo, senza darle nemmeno il tempo di replicare. aggiunsi che qualsiasi cosa avrebbe detto, noi ci saremmo comunque sposati. era deciso e non si tornava indietro. L’uomo le spiegò che il matrimonio lo avremmo fatto in Svizzera per il Momento, ma che volevamo comunque quando avremmo potuto, risposarci poi in ...
    ... Italia, una volta che la legge ce lo avrebbe permesso. Mamma come sempre, a malincuore dopo aver replicato inutilmente, accettò la situazione, dato non poteva far altro. però aggiunse, voleva essere presente anche lei. e cosi’ sia, le risposi. mi accompagnerai tu davanti al giudice di pace per le firme di rito. Ovviamente ci sposavamo in comune, non certo in chiesa, quindi tutto era possibile. era deciso, quando l’uomo se ne andò, passai la serata al telefono con Mamma, a pianificare tutto, ero cosi’ eccitata, che sborrai segandomi parecchie volte a telefono con lei, masturbandomi come una pazza. era un’occasione unica, e Mamma sperava che l’esperienza potesse servirmi a maturare e mettere la testa apposto. si sbagliava come sempre. io infatti non vedevo l’ora di chiamare Mauro Marito, apposta per cornificarlo appena mi era possibile senza pudore ne vergogna. Ero terribile, una ne pensavo, Mille ne facevo. Finalmente d’ora in avanti, se mi avesse sorpresa a farmi rompere il sedere da qualcun’altro, avrei potuto dire la famosa frase: CIELO, MIO MARITO. come da accordi andammo in Svizzera verso il mese di Luglio, esattamente 20 giorni dopo averlo annunciato a Mia Mamma, e credetemi, sono stati i Venti Giorni piu’ lunghi della mia vita. non facevo che contare un giorno dopo l’altro con l’impazienza di una Bambina che aspetta il momento dei Regali di Natale. Alla fine, come da accordi, Mamma venne a Milanodal Veneto dove abitava col treno, Mauro la andò a prendere in stazione con ...
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