1. La cliente


    Data: 28/02/2019, Categorie: Trans Autore: gdandolo, Fonte: Annunci69

    ... l'aspetto dimesso degli abiti.
    
    La lezione andò avanti molto bene, si dimostrava un'allieva attenta e nello stesso tempo non perdeva occasione per stuzzicarmi ed eccitarmi con la sua femminilità.
    
    Non fu difficile sforare il tempo previsto con qualche divagazione e speravo che alla fine volesse di nuovo sdebitarsi adeguatamente, visto che buona parte delle divagazioni le aveva iniziate lei con le mie stesse motivazioni.
    
    Si alzò per andare in camera a prendere i soldi della parcella e tornò indietro. Io mi ero distratto guardando ancora alcune cose sul PC e voltandomi scoprii che si era tolta la maglietta.
    
    A quella vista ero ormai in sua balia non vedevo l'ora di risquotere la mancia. Mi fece alzare in piedi e baciandomi iniziò ad aprirmi i pantaloni per poi mettersi a frugare con mano esperta.
    
    Mi tirò fuori il cazzo ed avvicinò la bocca fino a baciarmelo dolcemente per poi fare lo stesso con le mie labbra. Iniziò così a passare ripetutamente dal cazzo alla bocca mentre il bacio si faceva sempre più profondo e la sua lingua si insinuava sempre di più insistentemente.
    
    Il mio cazzo iniziava ad inumidirsi e ad ogni passaggio sentivo più forte il mio sapore che impregnava la sua lingua. Disse che questa volta avrei dovuto fare anche io qualcosa per lei; io sarei stato disposto a tutto. Allora mi condusse nella sua camera facendomi sdraiare sul letto dopo aver finito di spogliarmi e si adagiò comoda a lavorarmi l'uccello.
    
    Riuscii a farla spostare in modo da ...
    ... poter arrivare alle gambe gon le mani, iniziando ad esplorarle gambe e fianchi. Finalmente arrivai a levarle i pantaloni rivelando per bene le sue splendide forme.
    
    Aveva delle mutandine nere di maglia fine che rivelavano poco del tesoro protetto in quell'occasionale scrigno. Si mosse per permettermi di andare ad esplorare tra le sue coscie e fu allore che ebbi la sorpresa. Mentre sondavo per accertarmi che fosse veramente un cazzo, lei con aria furbetta, dopo aver lasciato per un attimo di limonarmi la cappella, mi disse che era il mio turno di farle un pompino.
    
    Faticavo a credere che mi stesse proprio capitando, era un mio sogno segreto che si stava avverando e non mi feci sollecitare per dedicarmi con devozione a quello splendido arnese che custodiva fra le gambe. Le cosce vellutate finivano in un morbido inguine glabro ad eccezione di una sottile linea verticale di pelo folto e morbido. Avevo per le mani un bel cazzo; non era tanto grosso ma sembrava promettere bene. Prima che iniziasse a gonfiarsi ne approfittati per ingoiarmelo tutto ed arrivare a baciarla sulle palle ma non potei farlo per molto perché già si stava portando a dimensioni discrete. Ero talmente eccitato dall'avere a disposizione un simile strumento di piacere e concentrato a gustare quella splendida asta che quasi non sentivo più la sua bocca mentre continuava a coccolarmi il cazzo. Dopo alcuni minuti la sua cappella iniziò a non essere più inumidita solo dalla mia saliva ma anche dai suoi umori che ...