1. SICUREZZA


    Data: 08/11/2017, Categorie: Maturo Autore: coregone, Fonte: xHamster

    ... sentivo un calore che partiva dal basso per arrivare al cervello confondendomi e sconvolgendomi. Le dita che frugavano la mia vulva poi sono diventate due, poi tre e mi penetravano in profondità come fosse l'uccello di R. ma l'effetto era dieci volte più potente. Nel giro di 2 minuti, forse nemmeno, sono venuta così violentemente che mi ha dovuto sorreggere. Si è chinata, ha raccolto il suo flacone, ed è sparita dietro la tenda. Io mi sono seduta a terra e credo di esserci rimasta per almeno cinque minuti prima di riuscire a capire ciò che era successo. -
    
    - Minchia che storia, mi hai fatto venire il cazzo duro. Mi sarebbe piaciuto esserci, chissà che avrei potuto approfittare di entrambe... - non so nemmeno io perché ho detto quella frase che pensavo, ma che mai avrei pensato di dire ad alta voce.
    
    L'effetto oramai era sortito. In silenzio, prima ancora di finire il pasto, M si è alzata, si è diretta alla cassa, ha pagato. Tornata indietro, mi ha intimato di alzarmi e andare.
    
    Tra me e me ho pensato “l'ho fatta grossa. D'ora in poi neppure più la sostituzione di una lampadina mi faranno fare”.
    
    - Senti M., mi spiace di aver detto quella frase. E' stato il tuo racconto, mi sono lasciato andare. Veramente, non volevo offenderti... -
    
    Lei guidava in silenzio e assorta nei suoi pensieri.
    
    Ad un certo punto, mette la freccia, svolta in una strada che porta alle campagne attigue al capannone, una scorciatoia che a volte anche io faccio. Tira il freno a mano con la ...
    ... macchina ancora in corsa. Accosta. Si slaccia la cintura e prima che io possa obbiettare, scusarmi o cercare di rimediare, lei mi è sopra e tenendomi il viso tra le mani mi bacia. Si stacca, mi guarda e poi di nuovo sulle mie labbra con la lingua che cerca la mia. Una mano si porta sul petto e mi slaccia la camicia. Poi scende e tenta di slacciare anche i pantaloni ma senza successo. A quel punto si rialza, cerca la leva sotto il sedile e lo sposta indietro. Si fa spazio per scendere e con le due mani, ora, riesce a sbottonare i pantaloni e a calarmeli fino alle caviglie. Poi le mutande, e scopre il mio membro che per lo schok è ancora in uno stato di riposo. Si accuccia ai mie piedi e comincia a prendermi il pene e a carezzarlo, estrae il glande e comincia a leccarlo, per poi prenderlo in bocca. Il calore della sua lingua e la pressione che esercita sul palato sortisce l'effetto che desiderava. La mia cappella comincia a riempirsi di sangue e diventa turgida. Affonda tutto il membro, comprese le palle e aspetta che sia quasi eretto prima di liberarmi da quella presa.
    
    Il mio pene ora è completamente eretto. Lei si rialza, solleva la gonna, scosta il tanga e si accascia di peso sul mio membro. Un sospiro liberatorio, e poi un affondo ancora più in profondità. Pochi istanti di pausa e silenzio assoluto. Poi si accascia sul mio petto e comincia uno smorza candela fantastico. Sento la sua vagina aprirsi e richiudersi su di me. Ora con le mani le slaccio la giacchetta e la camicia. ...