1. Una notte indimenticabile


    Data: 26/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Sensazioni Autore: sweet_hole89, Fonte: RaccontiMilu

    ... superflui non da nell’occhio, ormai lo fanno tutti, forse per motivi diversi dal mio che lo faccio per piacere agli uomini.
    
    Non voglio pungere. Non ho mai desiderato una scopata come questa sera, non era mai successa una cosa del genere.
    
    Sono fermo da un quarto d’ora ed inizio a preoccuparmi e se mi avesse dato buca?
    
    Non faccio in tempo a finire di pensarlo che viene fuori da dietro l’angolo, curiosamente è vestito quasi come me, la polo è di una altro colore.
    
    Ci sorridiamo, e lui: “Vieni con me, conosco un posticino, è poco lontano, due passi… purtroppo sono venuto in treno, dobbiamo scarpinare”.
    
    Ci avviamo, affiancati, senza dire più nulla. Il ristorante è effettivamente vicino, lo conosco di fama ma non ci sono mai stato.
    
    Mia madre mi chiama, mi domanda se ho studiato, ovviamente rispondo affermativamente, poi vuol sapere cosa farò per cena gli rispondo che sono fuori con un amico e mangio qualcosa in giro, mi raccomanda di fare il bravo, gli mando un bacio.
    
    Ordiniamo, mentre mangiamo mi parla brevemente del suo lavoro, capisco poco.
    
    Ci guardiamo negli occhi, non ci interessa il cibo.
    
    Paga il conto.
    
    Poi: “Roby, puoi venire da me?”.
    
    “Si, voglio venire da te”.
    
    Ancora sulla metro, è affollata, lui è dietro di me, mi respira nella orecchie, il suo corpo attaccato al mio. E’ più alto di me il suo pacco mi preme poco sopra le natiche, è duro, eccitato.
    
    Sto impazzendo.
    
    L’hotel è grande, nessuno mi nota, saliamo con l’ascensore, tre piani, ...
    ... dobbiamo stare fermi perché con noi c’è un’altra persona, in alto una videocamera.
    
    Apre la porta, sta ancora mettendo la scheda nello strumento per accendere la luce che mi avvinghio a lui, si gira e mi bacia, appassionatamente, succhio la sua lingua freneticamente mentre ci strappiamo via i vestiti.
    
    Finiamo sul letto, lui mi bacia ancora poi va giù, ai capezzoli, alla pancia, me lo bacia e se lo fa entrare in bocca, non ho un gran cazzo, tredici centimetri si e no.
    
    Me lo succhia, sto impazzendo, è bello, ma io voglio il suo di cazzo, fra i due devo essere io la femmina.
    
    Infatti adesso tocca a me, il suo grosso cazzo venoso è il mio totem.
    
    Lo lavoro con la bocca come meglio non potrei fare, lui mi accarezza la testa, la schiena, mi sposto in modo che possa arrivare al mio culo.
    
    Lo voglio dentro: “Dai Edo, scopami”.
    
    In ginocchio mi fruga il buchino alcuni istanti con la lingua, lo insaliva per benino, godo come un maiale.
    
    Che ci vado a fare con le ragazze, godo di più con il culo che con il cazzo.
    
    Mentre mi penetra dice che sono stupendo, che ho una favola di culo: “Ti piace? Roby… piccolo, tieni…”.
    
    Lo spinge dentro, deciso, è un po’ doloroso, è grosso, ma va benissimo, poi passa.
    
    “Oddio Edo! Ahhh… dammelo…. Cazzo! Così, dai… sbattimi!”.
    
    “Sento” ogni centimetro della verga che mi apre, un piacere continuo, cerebrale, un deliquio.
    
    Gemo, il cazzo mi gocciola, un filo di saliva cola dalla mia bocca socchiusa.
    
    E’ abile, un gran scopatore, ...