1. Una notte indimenticabile


    Data: 26/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Sensazioni Autore: sweet_hole89, Fonte: RaccontiMilu

    E’ stata una notte incredibile.
    
    Mia cugina si sposava il giorno in quei giorni, i miei genitori avevano fatto più di seicento chilometri per tornare al paese e partecipare ai festeggiamenti.
    
    Circa sette mesi prima avevo compiuto diciotto anni, per me era un periodo incasinato e non ero potuto andare, di lì a pochi giorni c’era prova orale dell’esame di maturità, dovevo darmi da fare, ero stato ammesso per miracolo, gli scritti erano andati discretamente e non volevo fallire.
    
    Dopo ore di studio mi sono deciso a fare due passi.
    
    Sono entrato nella libreria a rinfrescarmi, è un grande negozio, di una importante catena nazionale.
    
    Mi accorgo immediatamente di lui, è alto, moro, avrà una quarantina d’anni. La barba di qualche giorno, sapientemente incolta, mi avvicino, sta domandando di un libro di arte ad una commessa.
    
    Mi soffermo a guardarlo, è un Uomo, quando i nostri sguardi si incrociano mi si aggroviglia lo stomaco.
    
    Un colpo di fulmine.
    
    Non c’è niente da fare, mi piacciono gli uomini, esco con le ragazze, faccio all’amore con loro, mai con grande soddisfazione. Invece la storia con Marco è stata veramente intensa, lui è più grande di me, purtroppo ha lasciato il liceo tre anni fa, dopo la maturità si è trasferito in un’altra città. Lo rivedo ogni tanto, non sono ancora stato con nessun altro maschio ma ho la smania addosso, una gran voglia di cazzo.
    
    Mi ha sverginato, con lui ho imparato a fare i pompini, la mia passività si è rivelata totale, però ...
    ... scopiamo quando possiamo. Provo quelle cose che con le ragazze non sento. Mi piace stare fra le braccia di un uomo, farlo godere, concedermi completamente.
    
    Probabilmente sono arrossito, ho abbassato pudicamente gli occhi come una principessina.
    
    E’ bellissimo.
    
    Si sposta fra i banchi dei libri, mi fa cenno di seguirlo.
    
    “Ciao, sono Edoardo, tu come ti chiami?”.
    
    “Ro… Roberto, sono Roberto, Roby” balbetto io.
    
    “Roby, sei simpatico, carino.”
    
    “Eh? Anche lei è carino”.
    
    “Lei? Dammi del tu”.
    
    Sono in un brodo di giuggiole, imbarazzatissimo, ma inesplicabilmente felice.
    
    “Senti, Roby, oggi sono impegnato, sono in città per lavoro, ci vieni a cena con me, alle ot…?”
    
    “Certo che ci vengo”.
    
    Non fa in tempo a finire la frase.
    
    “Okay allora alle otto, qui davanti, va bene?”
    
    “Va bene”.
    
    Mi stringe la mano, la trattiene un po’ più del normale.
    
    Mentre mi avvio verso la metro e lui si allontana penso che ho fatto proprio la figura della zoccola, ma non ne ho potuto fare a meno.
    
    Non sto capendo bene cosa mi sta succedendo, devo darmi una calmata, gli sarei saltato addosso lì, nella libreria e non lo conosco neppure.
    
    A casa provo a studiare, ma è difficile, non vedo l’ora che arrivino le otto.
    
    Per calmarmi mi masturbo, pensando a lui, sborro mentre ho il culo che mi pulsa.
    
    Sono lì davanti all’ora stabilita, pulito e profumato, jeans e polo di marca. Mi sono fatto una doccia e rinfrescato la depilazione. Questa cosa dell’estirpazione dei peli ...
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