1. 26. PECCATO DI GOLA


    Data: 08/11/2017, Categorie: Etero Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    ... tuffi fra le mie gambe e cominci a leccarmela e succhiarmela con foga. Mi godo ogni guizzo della tua lingua, mentre ti accarezzo i capelli con trasporto.
    
    Ti stacchi un attimo, il tempo necessario per prendere il barattolo e cominciare a spalmarmi la nutella dappertutto. Spalmi e lecchi, spalmi e lecchi. Mi fai letteralmente impazzire dal desiderio di sentire di più.
    
    “Ti voglio sentire dentro.”
    
    Non te lo fai ripetere. Ti stendi sopra di me. Ci baciamo e ti infili dentro di me. Sei fantastico nei tuoi movimenti.
    
    “Mi fai godere davvero tanto…”
    
    Riesco a dirti fra i sospiri.
    
    Decidiamo di invertire la posizione ed ora sono io che ti cavalco con tutta la mia foga, mentre con le mani tu mi stringi e mi tormenti il seno.
    
    I nostri sospiri sovrastano il volume della musica. Trattengo a stento le grida di piacere, cercando di non dimenticare dove siamo. Il ritmo è coinvolgente, i nostri corpi appiccicosi odorano di cioccolata. L’atmosfera tra di noi è inebriante.
    
    Rallento il ritmo, quando sento avvicinarsi troppo i nostri orgasmi.
    
    “Sono convinta che ritardare il piacere, lo renda molto più intenso…”
    
    Mi guardi malizioso e mi dici:
    
    “Ok. Resistiamo ancora…Andiamo di là?”
    
    “Ti seguo!”
    
    Ci alziamo dal letto e nudi entriamo nella stanza da bagno. Apri il rubinetto per riempire la vasca idromassaggio. Io appoggio sul bordo il barattolo della nutella, poi ci prendiamo per mano e ci immergiamo nell’acqua calda e piena di bolle.
    
    Cominciamo a baciarci ...
    ... in un crescendo di eccitazione. Intingiamo le dita nella nutella, imboccandoci a vicenda. Nella leggerezza dell’acqua, ti salgo sopra, trovando il tuo sesso duro. Farlo nell’acqua è ancora più sensuale. Mi scivoli dentro in maniera totale, la mia fica sbatte contro i tuoi testicoli. Sono avvinghiata a te, mentre l’acqua culla il nostro ritmo. Mi muovo su e giù, avanti e indietro, gustando tutto di te, assaporando ogni centimetro della tua pelle.
    
    Decidiamo di spostarci nella doccia, per provare a farlo sotto il getto dell’acqua corrente. Mi prendi da dietro e mi entri dentro in profondità, mentre io mi appoggio alla parete, per non perdere l’equilibrio sotto le tue spinte. Adoro essere presa da dietro, sentire la tua veemenza. L’acqua calda ci cade addosso, sei così bello ed eccitante, tutto bagnato.
    
    “Prendimi tutta…così…scopami così…”
    
    Il ritmo è perfetto. Non resisto più. Un urlo accompagna l’esplosione di un orgasmo a lungo soffocato. Mi giro, ti bacio con slancio e con gratitudine. Poi mi inginocchio e con dedizione te lo prendo in bocca, accarezzandoti le gambe, e massaggiandoti i glutei contratti. Lo sfilo e ti lecco i testicoli. Lo riprendo in bocca, facendolo scorrere fra le labbra. Poco dopo, mi vieni in bocca, fra i sospiri.
    
    Mi alzo, ci abbracciamo, l’acqua accarezza leggiadra i nostri corpi incandescenti.
    
    Le quattro ore stanno terminando.
    
    Le nostre tracce peccaminose nella stanza sono ovunque.
    
    Ma chi può dire se sia davvero questo il peccato? 
«123»