1. 26. PECCATO DI GOLA


    Data: 08/11/2017, Categorie: Etero Autore: tigrotta, Fonte: RaccontiMilu

    Eccoci in auto insieme. Finalmente dopo mesi di attesa, siamo riusciti ad incontrarci.
    
    Non ci speravo, non quando è cominciato il nostro scambio di mail via via sempre più spinto.
    
    Qualche foto per dare corpo alle tante parole scritte nei ritagli di tempo e tanta immaginazione.
    
    Ora tu sei qui, mi siedi accanto, mentre guidi e tieni appoggiata una mano sulla mia coscia. Sento la tua mano calda.
    
    Ti osservo. Tu mi piaci. Ora sicuramente più di quanto non mi sia parso dopo aver visto le tue fotografie.
    
    Eccoci insieme, mentre ci stiamo dirigendo in un motel fuori città, uno di quelli cercati e trovati su internet, uno di quelli fatti apposta per gli incontri clandestini come il nostro, in cui nessuno deve sapere,in cui nessuno deve vedere.
    
    La cosa mi eccita moltissimo.
    
    Spero che ecciti anche te, alla stessa maniera.
    
    Imbocchiamo il viale che si apre dietro ad un cancello in ferro battuto, fino ad arrivare ad un caseggiato basso e tinto di arancio. Il posto è davvero intimo ed appartato. Il giardino esterno si presenta piacevolmente curato. Parcheggi l’auto, scendiamo e ci avviamo alla reception, per ritirare la chiave.
    
    Quattro ore. Abbiamo quattro ore di tempo tutte per noi.
    
    La stanza è sul lato nord. Il profumo del gelsomino in fiore è inebriante. Entriamo. L’ambiente è molto accogliente, i muri sono color celeste, alle finestre ci sono delle veneziane leggere e moderne, l’arredamento è nuovo e curato.
    
    Il letto, dietro cui è montato un enorme ...
    ... specchio, è ampio, con due enormi cuscini appoggiati al centro del copriletto porpora.
    
    “Davvero bello qui!”
    
    Esclamo, presa dall’entusiasmo.
    
    Nella stanza da bagno,addossata alla parete, troneggia un’enorme vasca idromassaggio. Accanto c’è la cabina doccia, anch’essa abbastanza ampia per accogliere al suo interno due persone. A lato, c’è uno sgabello con una pila di asciugamani bianchi e morbidi e sul termo sono appesi un paio di accappatoi della stessa fattura.
    
    Usciamo dal bagno e cominciamo a parlare, per rompere il ghiaccio, come se in tutti quei mesi non lo avessimo mai fatto.
    
    Ad un certo punto mi accorgo che mi stai fissando in un modo strano; la consapevolezza dei tuoi occhi puntati addosso mi crea un leggero imbarazzo, oltre ad eccitarmi. Abbasso lo sguardo ed arrossisco. Provo a giustificarmi.
    
    “Averti davanti è diverso dallo scriverti una mail. Sei qui, esisti, sei reale. Quasi non ci credo…”
    
    “Sì, sono qui con te, per fare tutte quelle cose eccitanti che ci siamo scritti. Ho fantasticato molto su questo nostro incontro, anche se cominciavo a pensare che non ci sarebbe mai stato. Vieni qui…”
    
    Quelle parole, il tuo sguardo e la tua bocca da baciare sono una calamita per me. Senza dire nulla, mi avvicino a te. Mi metti una mano dietro la nuca, attirandomi a te ed appoggiando le labbra sulle mie. Cominciamo a baciarci, facendo intrecciare le nostre lingue in una danza sensualissima. La passione sale, i gemiti accompagnano i nostri baci, mentre i nostri ...
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