1. UN INCONTRO DECISIVO


    Data: 22/02/2019, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: CUCKY83, Fonte: RaccontiMilu

    Mi chiamo Roberto ed ho 42 anni. Non sono esattamente quel che si dice ‘un figo’, ma neanche brutto; ho un buon carattere ed una discreta posizione economica: insomma, un tipo affidabile e tranquillo.
    
    Non so bene per quali di queste qualità Teresa, la mia compagna, mi abbia scelto, ma so che con lei ho instaurato subito un buon rapporto. Teresa ha 35 anni, bionda, non tanto alta, formosetta, con un viso dolce, acqua e sapone, molto carina ma decisamente poco appariscente, nel muoversi e nel vestire.
    
    Da circa sei mesi è venuta a vivere con me, a Milano, ed ha lasciato a Napoli, con la nonna, sua figlia Monica, appena diciottenne, nata da un suo rapporto adolescenziale con un uomo più grande, che poi l’ha piantata, senza farsi più vivo. Monica tra poco farà gli esami di maturità e poi ci raggiungerà, per rimanere con noi.
    
    Fino ad un mese fa, il nostro rapporto filava liscio, forse un tantino monotono, ma comunque rassicurante; il sesso non era il massimo, a causa dei numerosi tabù che frenavano Teresa, ma io facevo del mio meglio per non farglielo pesare. All’improvviso, un Giovedì, apparentemente insignificante, accade qualcosa che sconvolgerà le nostre esistenze in modo assolutamente imprevisto.
    
    Rientro a casa dal mio ufficio verso le 13.30 e trovo Teresa in salotto con una sua amica, che non avevo mai visto prima.
    
    ‘Ciao amore, vieni che ti presento Barbara: è una mia ex-compagna di liceo, che si è trasferita a Milano da qualche mese’ pensa, mi ha ...
    ... rintracciato attraverso Facebook!’
    
    Barbara è una bella donna: 1,72 circa, fisico asciutto, capelli neri a caschetto, gambe lunghe e nervose, gonna appena sopra al ginocchio, ma con un generoso spacco laterale, piglio da donna manager. Mi tende la mano con fare deciso, quasi mascolino, fissandomi con un mezzo sorriso: ‘Ah, così questo è il tuo Roberto!’ ‘Piacere’ faccio io un po’ impacciato, sentendo il disagio di quegli occhi penetranti. Ci risediamo e rimaniamo a chiacchierare per una buona mezz’ora, tempo in cui la mia più grande fatica è quella di evitare di guardare le gambe della nostra ospite: accidenti se sono belle! Ogni cinque minuti cambia posizione, scoprendone un po’ di più’ comincio a sudare; per fortuna né Teresa né Barbara sembrano fare troppo caso a me.
    
    Ad un certo punto Barbara si alza di scatto e fa: ‘Si è fatto tardissimo, devo tornare in ufficio; Teresa, mi chiami un taxi per favore?”
    
    Ma no, dai, ti può accompagnare Roberto con la macchina’ vero Roberto?’
    
    ‘Si, certo..’ dico io, mentre penso: ‘Ma che caz’! Non ho neanche mangiato!’
    
    ‘Perfetto! Allora andiamo, che faccio tardi!’ ‘Ma guarda che tipo!’ penso io mentre salutiamo Teresa e ci avviamo alla macchina.
    
    ‘Mi devi accompagnare in Via Turati, di fronte al Grandi Magazzini’ mi dice Barbara, mentre si stende sul sedile e appoggia i piedi sul cruscotto, scoprendo le cosce, fin quasi al pube; ‘mi riposo un po’, mentre vai; tu guarda la strada e sbrigati, che sono in ritardo’ aggiunge con studiata ...
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